Cordoglio in regione per la morte di Giuseppe Zamberletti “padre” della Protezione Civile

Trieste – “Grazie per quello che hai fatto per la nostra terra, grazie per aver ridato speranza e futuro alla nostra gente”. È il pensiero che il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha rivolto a Giuseppe Zamberletti, scomparso sabato 26 gennaio all’età di 85 anni.

Zamberletti, già Commissario straordinario del Governo per la l’emergenza e la ricostruzione del Friuli, è considerato il padre della Protezione Civile, che nella nostra Regione, in quegli anni, ha visto germogliare le sue radici, per poi diffondersi in tutt’Italia.

“Se il Friuli è uscito con grande slancio prospettico dal post terremoto del 1976 – ha detto Fedriga – lo si deve anche all’opera di colui che, nelle vesti di commissario straordinario per l’imponente emergenza, seppe valutare capacità e determinazione di un territorio storicamente e culturalmente mai domo, delegando ai sindaci molte importanti competenze e coordinando al meglio quello che è ormai conosciuto e riconosciuto nel mondo come il Modello Friuli”.

“La nostra regione – ha concluso il governatore – sa apprezzare chi le fa del bene e non dimentica, tributando un saluto composto quanto sincero e riconoscente”.

Cordoglio è stato espresso anche dal Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia. Così il presidente dell’assemblea Piero Mauro Zanin: “La morte di Giuseppe Zamberletti è quella innanzitutto di un amico e di uomo-guida del Friuli Venezia Giulia che ha condiviso con gli amministratori e le popolazioni del Friuli la pagina più difficile della storia di questa regione, dalle macerie del terremoto alla rinascita dell’intero territorio, coniugando grandezza politica e forza empatica. Con lui scompare l’ultimo grande protagonista e testimone di quegli anni e di quelle scelte, che con questa terra e la sua gente ha mantenuto sempre vivo un legame di affetto e partecipazione”.

“Il mio ricordo personale, allora in veste di sindaco, va all’ultimo incontro in occasione della celebrazione del 40º anniversario del terremoto a Udine alla presenza del Capo dello Stato, assieme a tutti i primi cittadini della Regione ai quali Zamberletti rivolse il suo pensiero e ringraziamento: un ringraziamento idealmente indirizzato innanzitutto a tutti i sindaci con i quali aveva vissuto quella che definì «indimenticabile avventura», dando atto alla forte e laboriosa popolazione friulana di avere saputo «dimostrare con i fatti che quando si opera tutti insieme con onestà, impegno civile e spirito di unità si possono affrontare e risolvere tutti i problemi che si presentano sul cammino, talora difficile, anche impervio, della nostra democrazia repubblicana»”.

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