A cinque anni dalla tragica vicenda di Giulio Regeni torturato e ucciso al Cairo

Fiumicello (Ud) – Nella mattinata del 25 gennaio si è tenuta l’inaugurazione delle “Panchine Gialle”, un progetto che vuole rendere lo spazio del Parco Scolastico “Giulio Regeni” dove è piantata la quercia, un luogo accessibile e fruibile da parte dell’intera comunità, un luogo di incontro ma anche di riflessione e di inclusione.

Un luogo di memoria, a 5 anni dal tragico omicidio del giovane ricercatore.

Il progetto, ideato dalla Prof.ssa Michela Vanni e disegnato dal geom. Luca Negro, vede l’installazione di 4 panchine gialle che abbracciano la quercia piantata in data 14 febbraio 2016 dagli amici di Giulio.

Tantissime sono le associazioni, gli enti e le istituzioni, gli esercizi commerciali e i singoli privati che hanno contribuito alla realizzazione del progetto.

Il progetto vuole essere della comunità e per la comunità: l’Amministrazione Comunale si impegna a tenere vivo questo luogo e a prendersene cura, insieme alla Comunità.

Altre iniziative

Quest’anno, a causa dell’emergenza Covid, tutti gli eventi in memoria di Giulio Regeni si svolgeranno in streaming sul sito de “La Repubblica” e sulle pagine Facebook “Il comune informa – Fiumicello Villa Vicentina”, “Giulio siamo noi” e “Verità per Giulio Regeni”. Il comune invita tutti i cittadini a partecipare da casa e “a colorare di giallo il paese e i propri profili social”.

Paola e Claudio Regeni e l’avvocata Ballerini assieme al collettivo “Giulio siamo noi” e al sempre più numeroso popolo giallo invitano i cittadini a fare memoria di questo tragico anniversario accendendo fiaccole virtuali in Rete e scrivendo dei post su Facebook o dei tweet con cui chiedere #VeritaeGiustiziaperGiulio #StopAccordiconchiTortura e il #RichiamoAmbasciatore, taggando il Presidente Conte, la Farnesina, il Ministro degli Esteri Di Maio e @GiulioSiamoNoi, che rilancerà sui social i vari contributi.

Come Articolo 21, Assostampa e Ordine dei giornalisti del Friuli Venezia Giulia, oltre a sostenere quest’iniziativa, abbiamo aderito alla fiaccolata virtuale proposta dal Liceo Petrarca e da Amnesty il 25 gennaio alle 19. È possibile partecipare iscrivendosi al seguente  link:

https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSf9OjhU22lodg2iLm3vCgUjo_JwkJerBw_8PNLwEVenE4r6uQ/viewform).

Articolo 21, Assostampa e Ordine regionale dei Giornalisti seguiranno anche la diretta delle iniziative che si terranno in forma privata a Fiumicello, dove sarà presente il presidente della FNSI Beppe Giulietti.

La Procura va avanti nonostante il silenzio dell’Egitto

La verità sull’assassinio del ricercatore friulano è ancora lontana, nonostante il lavoro della magistratura italiana e l’impegno del governo. In occasione dell’anniversario il caso viene discusso nel Consiglio Esteri.

Intanto è stata fissata al 29 aprile prossimo l’udienza preliminare davanti al gup di Roma Pier Luigi Balestrieri per i quattro agenti dei servizi segreti accusati del sequestro, delle torture e dell’omicidio di Giulio Regeni.

Il 20 gennaio era arrivata la richiesta di rinvio a giudizio per gli 007 Tariq Sabir, Athar Kamel Mohamed Ibrahim, Uhsam Helmi, Magdi Ibrahim Abdelal Sharif.

Nei loro confronti le accuse mosse dal procuratore Michele Prestipino e dal sostituto Sergio Colaiocco vanno dal sequestro di persona pluriaggravato al concorso in omicidio aggravato e concorso in lesioni personali aggravate.

Le dichiarazioni istituzionali

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sottolinea che “l’azione della Procura della Repubblica di Roma, tra molte difficoltà, ha portato a conclusione indagini che hanno individuato un quadro di gravi responsabilità, che, presto, saranno sottoposte al vaglio di un processo, per le conseguenti sanzioni ai colpevoli. Ci attendiamo piena e adeguata risposta da parte delle autorità egiziane, sollecitate a questo fine, senza sosta, dalla nostra diplomazia”.

Piero Fassino, presidente della Commissione Affari esteri della Camera dei deputati, ha scritto ai colleghi dell’Unione europea: “La vicenda di Giulio Regeni riguarda tutti, non solo l’Italia”. Fassino chiede “di assumere ogni iniziativa parlamentare, sul piano politico e diplomatico, a livello sia bilaterale sia multilaterale, per ottenere verità sul caso di Giulio. È un impegno per la legalità internazionale e per il rispetto dei diritti umani, valori su cui si fondano l’identità dell’Unione Europea e le sue relazioni con ogni nazione”.

L’Alto rappresentante dell’Unione europea, Josep Borrell, intervenendo al Consiglio dei ministri degli Esteri ha ringraziato Luigi Di Maio per aver chiesto di discutere del caso di Giulio Regeni alla Ue, poiché è una questione grave non solo per l’Italia ma per tutta l’Unione. Si apprende da fonti, a Bruxelles. Parlando del “brutale” assassinio, Borrell ha evidenziato come da allora si sia chiesto all’Egitto di far luce sul caso e di cooperare. “Siamo sodali” con l’Italia e la famiglia Regeni nella richiesta di far piena luce, ha detto.

“Da cinque anni la famiglia di Giulio e tutti noi chiediamo giustizia – ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio al Consiglio Ue –  ma non è ancora arrivata. Di recente la Procura di Roma ha portato a conclusione indagini che hanno individuato gravi responsabilità che presto saranno sottoposte al vaglio di un processo. Sia chiaro, l’Italia ritiene l’Egitto un interlocutore cruciale nel Mediterraneo, e ritiene che il nostro compito in Europa sia quello di avviare un dialogo franco, costruttivo e trasparente con Il Cairo, ma non può avvenire a scapito dei diritti umani”.

“Non ci fermeremo mai, fino a quando non avremo restituito il quadro completo delle responsabilità e dei soggetti coinvolti – ha affermato il presidente della Camera Roberto Fico in un post su facebook dedicato a Giulio Regeni -. A cinque anni dalla scomparsa di Giulio il pensiero va ai suoi cari, a Paola, Claudio e Irene. E va a tutti gli ‘altri Giulio’ in Egitto e in tutto il mondo, ai quali questa ricerca di verità è dedicata”.

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