Aggrediscono una tredicenne ed un anziano volontario: scoperta e denunciata baby gang

Trieste – La Polizia locale di Trieste ha rintracciato e denunciato una gang di minorenni responsabile di due recenti, incresciosi episodi di violenza, rispettivamente nei confronti di una ragazzina di 13 anni e di un anziano volontario in servizio come “nonno paletta”.

I fatti: l’aggressione alla tredicenne

Gli investigatori del Nucleo di polizia giudiziaria della Polizia Locale di Trieste hanno intercettato sui social il post di una madre la cui figlia di 13 anni era stata vittima di un pestaggio premeditato da parte di alcune coetanee: le indagini sono partite immediatamente dalla verifica dei fatti, dopo aver sentito alcuni testimoni oltre alla madre che confermava l’evento formalizzandolo in una denuncia.

Questa prima fase ha permesso di raccogliere preziosi elementi, utili non solo ad individuare quasi subito i responsabili – tutti minorenni -, ma anche di collegare tre di loro all’aggressione di un “nonno vigile” in via Zandonai lo scorso 11 gennaio.

Il gruppo, composto da due ragazzi di 15 e 17 anni e tre femmine di 13, per futili motivi hanno preparato a tavolino l’azione nei confronti della ragazzina: una volta attirata in un’area appartata, fuori da occhi indiscreti, l’hanno accerchiata ed è iniziata la violenza. Pugni, schiaffi e un calcio. Mentre le 3 giovanissime erano parte attiva nell’aggressione, i due ragazzi più grandi si ritagliavano invece il ruolo di “istruttori”, indicando loro come colpire in modo più efficace.
La vittima è stata portata all’ospedale infantile per le cure del caso.

L’aggressione al volontario

Nei giorni scorsi invece bersaglio delle violenze era stato un anziano volontario, “colpevole” di aver ripreso i ragazzi che non portavano la mascherina anti-Covid sull’autobus.

Ne era nato un vivace scambio di battute ma tutto sembrava esaurirsi con la discesa dal mezzo dei contendenti; quello che sembrava essere un comune diverbio come tanti in realtà aveva poco dopo un inaspettato finale.

Mentre l’anziano vigilante si adoperava per far attraversare in sicurezza i bimbi della vicina scuola elementare, il gruppetto di giovani, quattro e tutti minorenni, attendeva pazientemente poco più a monte il momento propizio per agire.

Il servizio del “nonno paletta” finiva attorno alle ore 16 e ormai nelle vicinanze non vi era più nessuno; mentre l’anziano stava riponendo la casacca e la paletta nella borsa, due dei quattro giovani lo raggiungevano e, mentre uno lo spingeva violentemente, senza che se ne accorgesse e avesse il tempo per difendersi, l’altro lo afferrava per la giacca con una mano e con l’altra gli sferrava violentemente un pugno in faccia.

L’anziano per la potenza del colpo veniva proiettato a terra all’indietro colpendo uno dei pali della segnaletica e terminando la caduta in carreggiata: solo la prontezza di riflessi di un automobilista che stava transitando lungo la via Zandonai, evitava l’investimento.

L’intervento di altri pedoni faceva fuggire i due aggressori che facevano perdere le loro tracce.

Gli agenti del Nucleo di Polizia Giudiziaria della Polizia Locale, una volta chiarita la dinamica e in attesa di poter visionare le tracce video presenti all’interno dell’autobus, iniziavano l’attività d’indagine, individuando potenziali testimoni dell’accaduto e verbalizzando quanto a loro conoscenza.

Sin da subito l’attenzione veniva focalizzata su alcuni giovanissimi frequentatori dei giardinetti della zona, già in passato più volte oggetto di controllo e identificazione nell’ambito di una più complessa attività sul territorio svolta dagli operatori di Polizia Locale dei Distretti.

Già nel primo pomeriggio del giorno seguente l’elenco si riduceva a due ragazzi in particolare e, la successiva analisi delle tracce video, dava conferma di quanto ipotizzato.

Nella giornata dell’11 gennaio veniva trasmessa alla Procura minorile una dettagliata informativa d’indagine con la quale venivano indicati in un quindicenne e in un diciasettenne i responsabili dell’aggressione.

Gravi accuse per il gruppo di minorenni

Tutto il gruppo responsabile degli episodi è stato deferito all’Autorità giudiziaria. I minori dovranno rispondere, in concorso, del reato di lesioni personali aggravate.

 

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