Approvata all’unanimità la proposta di legge per la “Giornata in ricordo della tragedia del Vajont”

Trieste – Nei giorni scorsi è stata approvata all’unanimità la proposta di legge n. 39 sulla Istituzione della “Giornata in ricordo della tragedia del Vajont” e del riconoscimento “Memoria Vajont”.

Il primo firmatario era il capogruppo PD Sergio Bolzonello. La proposta è stata firmata da numerosi consiglieri del Pordenonese.

“L’unanimità del voto sull’istituzione della “Giornata in ricordo della tragedia del Vajont” e del riconoscimento “Memoria Vajont” è la dimostrazione della necessità di questo intervento, rispetto a questa tragedia che ha toccato profondamente la vita della nostra comunità – ha detto Bolzonello -. Da cittadino di questa regione, ancora prima che da consigliere regionale, ritengo questa legge come un contributo, sentito e non retorico, di restituzione civica e culturale a un territorio toccato da questa profonda tragedia.

Intervenendo in Aula, Bolzonello ha ulteriormente ricordato che “il senso di questo progetto di legge non si riduce a un’operazione meramente nostalgica, ma ha l’ambizione di essere qualcosa di propositivo e aperto al futuro. Attraverso la concessione di contributi per il sostegno alla realizzazione di ricerche, filmati, pubblicazioni, giornate di studio, mostre, visite guidate, percorsi didattici e manifestazioni potremo concretamente dare un contributo anche formativo”.

Ha espresso il suo apprezzamento anche il consigliere regionale della Lega Stefano Turchet per l’approvazione all’unanimità del progetto di legge per l’istituzione il 9 ottobre come Giornata del ricordo della tragedia del Vajont.

“La proposta che istituisce il 9 ottobre quale ‘Giornata del ricordo della tragedia del Vajont’, ricorda tutte le vittime di quel disastro che 56 anni fa ha segnato inevitabilmente la storia delle nostre terre e di un popolo che ha avuto comunque la grande forza e il carattere per andare avanti.

“Il ricordo – continua l’esponente di maggioranza – non si può naturalmente fermare alla commemorazione delle vittime, ma deve essere di monito ai più giovani affinché si formi una nuova consapevolezza nella progettazione e nella realizzazione delle opere che garantisca la sicurezza dell’uomo e dell’ambiente.

“Il modo migliore di ricordare le quasi 2.000 vittime della tragedia del Vajont – conclude Turchet – è quindi di tramandare il loro ricordo alle future generazioni affinché simili catastrofi non si ripetano mai più”.

Il consigliere regionale di FdI Alessandro Basso si è detto “pienamente convinto” nell’apporre la sua firma: “Soprattutto noi esponenti del pordenonese – ha detto in Aula – ci impegneremo affinché il ricordo diventi opera fattiva, affinché l’ormai famoso “Modello Friuli” diventi una chiara lezione di come le nostre genti sanno ricostruire la propria memoria capitalizzandone il ricordo ma non facendosi abbattere dalla tragedia”.

La proposta, che rappresenta tutti come memoria collettiva regionale e sottolinea il tema della ricostruzione e della possibilità di riscatto, è particolarmente sentito dal consigliere Basso in quanto “di primo rango per la Regione FVG, rappresentando una triste tragedia che siamo chiamati a trasformare in sentire comune e occasione di educazione per le nuove generazioni. È nostro dovere, infatti, come comunità educante, formare una coscienza civica negli adulti di domani e un quadro di raffronto per la futura classe dirigente”.

(Foto: Tiziana Melloni per ilfriuliveneziagiulia.it)
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