Come sarà la Serie A italiana dopo un’estate perfetta per lo sport del paese?

Diciamolo subito: sarà ben difficile che la Serie A italiana prosegua lungo l’’onda che ci ha portato a vincere l’Europeo e al bottino di medaglie raggranellato dai nostri atleti olimpici. Ma di sicuro, questi eventi hanno rinforzato l’interesse attorno a uno sport importante, ma che sembrava diventato un po’ marginale nel mondo sportivo.

E i risultati si sono visti: la prima di campionato si Serie A della scorsa domenica ha catalizzato l’attenzione del mondo delle scommesse nello sport, con i fan che hanno letteralmente inondato le piattaforme di betting online per puntare sulle performance delle loro squadre del cuore, e ricavandone a volte risultati inattesi, come per esempio il pareggio della Juve a Udine.

I valori tecnici del campionato: l’Inter

C’è da dire che lo sport è fatto di valori in campo, e il peso di questi valori, in Italia, non si è esattamente rafforzato. Tanti club, dati i successi, sono passati all’incasso, rivendendo i propri talenti dopo averli ottimizzati, E la regina di queste operazioni è proprio la vincitrice dello scorso scudetto, l’Inter.

Sotto Conte e Beppe Marotta, il General Manager della squadra, è successo un vero e proprio miracolo: Lukaku è ritornato a essere uno dei più forti numeri 9 al mondo, e le quotazioni di un giocatore come Hakimi sono quasi raddoppiate dopo la stagione. E così, i proprietari cinesi del club sono passato all’incasso, vendendo Lukaku per una cifra record e sostituendolo con Edin Dzeko, in trasferimento gratuito dalla Roma. Simone Inzaghi, il nuovo mister, avrà dei bei grattacapi quest’anno.

Se Atene piange, la Juve non ride

Prendiamo l’acerrima rivale dell’Inter, ovvero la Juve e i suoi continui problemi con il fuoriclasse, Cristiano Ronaldo, che è stato efficace sì, ma non risolutivo, e che ha un contratto in scadenza. L’alternativa di Allegri, oltre al “piano B”, si chiama Paulo Dybala, che prima dell’arrivo di Ronaldo era una macchina da gol, e oggi è davvero troppo in ombra. In più, anche il suo contratto è in scadenza.

Eppure, la squadra resta solida, con Chiesa che sembra pronto a proseguire il suo eccellente Europeo e l’arrivo di Manuel Locatelli a rinforzare il centrocampo.

The Best One e i suoi problemi

Mourinho l’abbiamo visto in azione recentemente in un’amichevole contro la Triestina, ma alla Roma ha davanti a se’ un compito non facile. Tra le pedine principali. Tammy Abraham, un vero attaccante dopo anni di digiuno, e il talento di Nicolò Zaniolo, che si spera abbia superato i suoi infortuni importanti.

Sull’altra sponda del Tevere, esce Inzaghi ed entra Sarri, ma benché solida, la squadra sembra destinata a giocare un ruolo di comprimaria nella competizione.

Spalletti e il Napoli: sarà vera gloria?

Il tecnico proveniente dalla Roma eredita da Gattuso una compagine coesa, ma troppo fragile di carattere e incostante, cosa che rende assai problematica la sua tenuta sul lungo periodo. Insigne mostra segni di insofferenza, e la società deve evitare perdite in una rosa di giocatori che non è troppo lunga.

Tra le grandi, resta il Milan orfano del portierone nazionale, Gigio Donnarumma, che ha perso anche Calhanoglu, ma che ha in Olivier Giroud la speranza di un riscatto offensivo, fornendo un’alternativa necessaria alla qualità indiscussa di Zlatan Ibrahimovic. Insomma: un vero e proprio cambio di impostazione.

E via via, tutti gli altri team

L’Atalanta ha venduto Cristian Romero, ma resta sempre una squadra tetragona, e sarà un avversario difficile per tutte. Fra le altre, attendiamo notizie da alcune ex-grandi, sempre in “forse”, e dalle neopromosse che sembrano voler portare una ventata di freschezza nella massima serie.

In sintesi, le squadre in campo sono cambiate, e molto, e sebbene questo rappresenti un’incognita, siamo certi che renderà il campionato molto avvincente. Purtroppo, temiamo che a livello internazionale i club non siano nella miglior condizione di competere: ma in fondo, la vittoria dell’Italia agli Europei è stata una sorpresa per tutti, quindi mai dire mai.

(Nella foto d’archivio Savinimages © la partita fra Udinese e Juventus)

Print Friendly, PDF & Email