Continua la pressione sugli ospedali friulani a causa dell’impennata di casi Covid

Udine – Continua la pressione sugli ospedali friulani a causa dell’impennata di casi Covid registrata negli ultimi giorni in regione.

All’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine anche oggi gli accessi al pronto soccorso sono i più alti tra quelli delle altre strutture in provincia di Gorizia, Pordenone e Trieste.

Lo conferma Mario Calci, direttore del Pronto Soccorso e Medicina d’urgenza dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale – ASUFC.

“Il flusso di pazienti Covid – ha spiegato – è molto elevato, complicato anche dalla difficoltà di collocazione. Persiste in contemporanea un flusso elevato anche al pronto soccorso non-Covid”.

Alle ore 15 di giovedì 18 marzo, secondo quanto riporta il servizio online della sanità regionale, il numero dei pazienti in trattamento al Pronto soccorso di Udine era pari a 72, dei quali 6 in codice rosso. Ieri pomeriggio verso le 16 i pazienti in attesa erano 85, di cui 7 in codice rosso.

In generale nei Pronto soccorso della provincia di Udine – Tolmezzo, Palmanova, Latisana, San Daniele – c’è una situazione critica non solo per l’alto numero di accessi, ma soprattutto per l’anomalo numero di codici rossi e le lunghe ore di attesa per le ambulanze. In tutte le altre strutture della regione ci sono molti meno pazienti ricoverati con codice rosso.

“Il personale sanitario è allo stremo e in un crescendo di accessi al Pronto soccorso e nei reparti, da settimane ormai i medici stanno affrontando turni massacranti per garantire, in una situazione sempre più al limite della sostenibilità, le cure essenziali a tutti i cittadini”.

Lo ha dichiarato il presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Udine, Gian Luigi Tiberio, in una nota, nella quale ha sottolineato che “anche sull’ospedale di Udine la pressione è altissima, ogni giorno di più”.

Dopo aver ringraziato “tutto il personale sanitario che sta dando prova di resistenza in una condizione di emergenza che sta raggiungendo livelli da codice rosso”, il presidente dell’Ordine dei Medici ha rivolto a tutti i cittadini un appello affinché “si comportino correttamente, applicando alla lettera tutte le restrizioni previste dalla zona rossa, e affinché rafforzino ancora di più tutte le misure di sicurezza personale, scongiurando situazioni potenzialmente rischiose”.

“Questo lascia anche perplessi sulla gestione complessiva del sistema sanitario regionale” commentano i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo e Ilaria Dal Zovo.

“Dobbiamo pensare in maniera condivisa per aiutare quegli operatori che stanno fronteggiando la crisi in prima linea da un anno in maniera sicuramente più pesante di altri – rimarcano Sergo e Dal Zovo -. Ognuno deve fare la propria parte, pubblico o privato che sia, non possiamo permettere che queste situazioni mettano gli operatori del sistema sanitario regionale di fronte a scelte estreme”.

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