FVG – Giovedì 27 maggio le persone positive al Covid-19 in Friuli Venezia Giulia scendono a 5.014 con un calo di 49 unità. Su un totale di 5.567 test sono state riscontrate 33 positività al Covid 19, pari allo 0,59%. Nel dettaglio, dall’analisi di 3.830 tamponi molecolari sono stati rilevati 24 nuovi contagi, per una percentuale di positività dello 0,63%; da 1.737 test rapidi antigenici 9 casi (0,52%).
Oggi si registrano 2 decessi. I ricoveri nelle terapie intensive scendono a 8 (-2) e quelli in altri reparti calano a 41 (-5).
Sulla base dei dati elaborati dalla Fondazione Gimbe, nella settimana dal 19 al 25 maggio si evidenzia una diminuzione pari al 34,9% dei nuovi casi rispetto alla settimana precedente.
I guariti di oggi sono 80. Le persone malate di Covid in isolamento nelle loro case scendono a 4.965.
Con questi dati, ed un’incidenza pari a 17 casi per centomila, il Friuli Venezia Giulia passerà nella “zona bianca” grazie a un’incidenza da tre settimane sotto quota 50 per centomila.
Case di riposo e Servizio sanitario regionale
Nel settore delle residenze per anziani non sono stati rilevati casi di positività tra le persone ospitate nelle strutture regionali, mentre è stato registrato un contagio tra il personale sanitario all’interno delle stesse.
Nell’ambito del Sistema sanitario regionale non sono stati registrati contagi.
Vaccinazioni
Sono 686.058 le dosi di vaccino somministrate in Friuli Venezia Giulia a fronte di 770.205 dosi disponibili.
La percentuale di popolazione del Fvg che ha completato il ciclo vaccinale è pari al 18% a cui si aggiunge un ulteriore 20,3% con sola prima dose.
Il governatore Massimiliano Fedriga ha rinnovato l’appello ad aderire alla campagna e ha ipotizzato che potrebbe essere anticipata rispetto al 10 giugno la possibilità di aprire la prenotazione alle immunizzazioni a tutti senza distinzione per fasce di età.
Il tema della vaccinazione è stato affrontato anche durante un confronto sulla sicurezza sul lavoro tra Regione e sindacati.
Secondo il vicepresidente del Fvg, Riccardo Riccardi, la vaccinazione del personale sanitario è una componente imprescindibile della prevenzione e della sicurezza sul lavoro.
Al momento, ha ricordato, su 20.399 dipendenti del servizio sanitario regionale, 3.252 non sono vaccinati (oltre il 15%).
“Sono necessari il rispetto delle regole e l’assunzione di responsabilità comune – ha insistito – perché non possiamo limitarci a far uscire dal sistema sanitario chi non vuole vaccinarsi, tra cui 190 medici e 1.100 infermieri e operatori”.
“Dobbiamo insistere sull’importanza del vaccino”, ha concluso.
