Covid-19: positivi sotto quota 5000. Avvio delle vaccinazioni tra i lavoratori delle cooperative

FVG – Venerdì 28 maggio le persone positive al Covid-19 in Friuli Venezia Giulia scendono a 4.952 con un calo di 62 unità. Su un totale di 6.653 tra tamponi e test sono state riscontrate 21 positività al Covid 19, pari allo 0,3%. Nel dettaglio, su 4.385 tamponi molecolari sono stati rilevati 14 nuovi contagi, per una percentuale di positività dello 0,32%. Sono inoltre 2.268 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali sono stati rilevati 7 casi, per una percentuale di positività dello 0,31%. Oggi si registra una sola vittima. I ricoveri nelle terapie intensive scendono a 6 (-2) e quelli in altri reparti rimangono 41. I guariti di oggi sono 82. Le persone malate di Covid in isolamento nelle loro case scendono a 4.905. Con questi dati, ed un’incidenza pari a 17 casi per centomila, il Friuli Venezia Giulia passerà lunedì 31 maggio nella “zona bianca”, grazie a un’incidenza da tre settimane sotto quota 50 per centomila.

Case di riposo e Servizio sanitario regionale

Nel settore delle residenze per anziani non sono stati rilevati casi di positività tra le persone ospitate nelle strutture regionali e neppure tra il personale sanitario all’interno delle stesse.

Nell’ambito del Sistema sanitario regionale non sono stati registrati contagi.

Vaccinazioni

Sono 686.058 le dosi di vaccino somministrate in Friuli Venezia Giulia a fronte di 770.205 dosi disponibili.

“Sono circa 1 milione le persone in regione che potrebbero vaccinarsi, la metà delle quali è già immunizzata. Il dato di ieri ne registrava 479.000 con un’adesione di 580.000 e questi protocolli contribuiscono ad accelerare e alleggerire il peso che grava sulle Aziende del sistema sanitario”.

Lo ha detto il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, in occasione della firma del protocollo regionale con cui verranno avviate le vaccinazioni in azienda anche per oltre 800 imprese cooperative aderenti alle centrali regionali di Legacoop, Confcooperative e Agci. A siglare l’atto, oggi, nella sede della Finanziaria regionale della cooperazione (Finreco) a Udine, oltre al vicegovernatore, anche i rappresentanti delle tre centrali cooperative e delle sigle sindacali (Cgil, Cisl e Uil).

Si tratta di un protocollo che interessa potenzialmente quasi 34 mila addetti complessivi, oltre agli operatori delle cooperative sociali già vaccinati nei primi mesi dell’anno in virtù della particolare attività socio-assistenziale svolta.

Riccardi ha espresso la necessità di continuare a lavorare per far comprendere alle persone che il vaccino è l’unica soluzione per ritornare alla normalità: “ad oggi il 46% dei cittadini è vaccinato in prima dose e il 21% in seconda dose, bisogna proseguire con questa velocità perché la grande risposta per sconfiggere il virus è il vaccino. Per raggiungere l’immunità di gregge – ha continuato – dobbiamo immunizzare ancora 200mila persone, serve quindi mettere in campo una serie di forze a partire dalla medicina generale. Bisogna lavorare per far comprendere ai cittadini quanto la vaccinazione sia un elemento di sicurezza per se stessi e per gli altri e ogni azione di sensibilizzazione, educazione, formazione va messa in atto: questo è anche lo spirito del protocollo siglato oggi”.

Nel suo intervento, Riccardi ha auspicato “garanzie di flussi e dosi” e sottolineato la necessità di chiarire un ulteriore aspetto ovvero l’apertura delle prenotazioni per la fascia 16-39 anni che in regione tocca quota 270.000 persone “di cui 50.000 – ha riferito il vicegovernatore – sono già prenotate e in parte vaccinate perché rientrano nelle categorie previste dal piano ma c’è ancora una platea di 220 mila persone che sono interessate a vaccinarsi”.

Nel dettaglio, il documento prevede che le somministrazioni dei vaccini saranno effettuate nel completo rispetto delle norme sanitarie e di tutela della privacy e i costi saranno a carico delle cooperative, nessun onere aggiuntivo per la collettività.

L’avvio della campagna vaccinale, i tempi della stessa e le strutture presso le quali verrà effettuata la vaccinazione sono realizzate in accordo con le Centrali cooperative, le organizzazioni sindacali e l’Amministrazione regionale. Durante l’incontro è stato anche ricordato il ruolo del Comitato Territoriale “Sicurcoop Fvg”, costituito dalle tre centrali insieme a Cgil, Cisl e Uil, che ha contributo alla nascita del protocollo con la Regione.

Hanno espresso soddisfazione anche le altre parti intervenute. Per il presidente di Legacoop Fvg e portavoce regionale dell’Alleanza delle cooperative italiane, Livio Nanino, che ha sottolineato l’importante collaborazione con la Regione, “con questo protocollo le cooperative confermano il proprio impegno nel contrasto alla diffusione del Covid-19 nei luoghi di lavoro e si mettono a disposizione della collettività per raggiungere, il prima possibile, l’obiettivo della più ampia copertura vaccinale della popolazione, condizione indispensabile per la definitiva ‘ripresa’ anche dell’economia”.

Analogamente per Daniele Castagnaviz, presidente di Confcooperative Fvg e per Cristina Gorizzizzo in rappresentanza di Agci Fvg e le parti sindacali con Viliam Pezzetta (Cgil), Franco Colautti (Cisl) e Matteo Zorn (Uil).

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