Festival Maravee veste “Dress” con Motivi di Natura

Fvg – La XIX edizione del Festival Maravee, intitolata “Dress”, si fa estiva e concentra tre eventi nel mese di luglio, a Grado, al Castello di Colloredo e a Gemona. “Motivi di Natura”, evento iniziale di Benedetti Life, é previsto alla Casa della Musica di Grado il 3 luglio a partire dalle 19.

“Motivi di natura” porta in scena l’universo “Benedetti life” della stilista slovena Matea Benedetti, dove il lusso sposa la sostenibilità ambientale promuovendo il dialogo fra estetica e coscienza etica, innovazione stilistica e tecnologica. Dalla filosofia dell’economia circolare alla gestione degli scarti alimentari, “Motivi di natura” suggerisce la via per un mondo migliore.

“Motivi di natura” è un intrigante percorso scenografico abitato dagli abiti di Benedetti che si dispiega in due suggestioni naturalistiche: la foresta amazzonica, ammantata dai verdi e dai rossi dei pappagalli e dal rimando antico nelle opere della Scuola Mosaicisti del Friuli e il fondo marino, iperbolizzato nel lightbox di Adriano Morettin. Dallo schermo pulsa l’universo Benedetti alternato a quello della giovane stilista Romina Dorigo nella performance con l’attrice Aida Talliente e le danzatrici Erica Modotti, Matilde Ceron, Giulia Bauzon dell’Associazione Danza e Balletto Udine. L’abito rigeneratore d’Identità e Ambiente tra Arte, Moda e Spettacolo. Percorso scenografico con abiti di: Matea Benedettiutti. Con la partecipazione di: Adriano Morettin, Romina Dorigo, Aida Talliente, Erica Modotti, Matilde Ceron Giulia Bauzon,Vittorio Vella, Scuola Mosaicisti del Friuli, Casa della Musica di Grado.

“I limiti e le difficoltà offrono sempre l’occasione di affrontare stimolanti sfide – afferma il direttore artistico, Sabrina Zannier – ed è così che abbiamo ripensato il calendario e la mappa geografica delle location di Maravee Dress Uno sforzo organizzativo per trasformare le problematiche logistiche generate dalle normative dell’emergenza sanitaria in un’opportunità per approdare in nuovi lidi, allargare ulteriormente la mappa del Festival continuando ad accendere i riflettori sui tanti meravigliosi siti di pregio storico del Friuli Venezia Giulia”.

Il cuore pulsante del percorso scenografico quest’anno si concentra a Grado, nuovo approdo di Maravee, anche alla luce di una tematica che intende suggerire un riflessivo ponte con l’antichità, che dal Patriarcato di Aquileia conduce alla dominazione vivacemente cosmopolita di Venezia e approda alla contemporaneità futuribile.
Successivamente il Festival salirà su palco all’aperto, riconfermando il suo format di “teatro dell’arte”, con lo spettacolo Abiti in Fieste del Teatro Incerto al Castello di Colloredo sabato 18 luglio e lo spettacolo “Trasformismi” con Claudia Contin Arlecchino e progetto coreografico di Marina Forgiarini e Martina Tavano nel sedime dell’ ex chiesa della Beata Vergine delle Grazie a Gemona venerdì 24 luglio.
Sarà riservata all’inverno, come sempre, la tappa festivaliera alle Obalne Galerije Piran, con la novità di un approdo a Pirano. Il ritorno
nel magnifico Castello di Susans, con il Main sponsor Gervasoni, è invece assicurato per la prossima edizione.

Ideato e diretto da Sabrina Zannier, gestito dall’Associazione culturale Maravee con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, dei Comuni di Grado e Gemona del Friuli e delle slovene Obalne Galerije Piran, Maravee Dress affronta il tema dell’abito scoprendone tra le sue pieghe il valore simbolico, sociale e antropologico, per svelarne la cerniera tra interno ed esterno. Perché l’abito non è solo una pellicola che sta intorno al corpo, ma pretende di possederlo, plasmarlo e trasformarlo.
Incidendo sull’Identità e sull’Ambiente attraverso il riciclo e la produzione di rivoluzionarie fibre. Facendo leva sui valori della memoria e delle sapienze territoriali, riabilitando in chiave contemporanea antiche tradizioni tessili friulane, nella tensione fra locale e globale affiora la riappropriazione del genius loci. Affidando all’abito il ruolo di rigenerare l’uomo e i territori, facendo leva sul concetto di habitus indicato dalla filosofia aristotelica come la disposizione a essere o ad agire in un certo modo: ecologico, creativo e sorprendente.

Al primo piano, la suggestione naturalistica approda al fondo marino con il lightbox di Adriano Morettin, che amplifica l’esperienza immersiva nel blu più profondo dal quale affiorano gli abiti della Collezione Octopus
Intelligence, che tra luci e ombre svelano le tonalità dei polpi inneggiando ancora alla bellezza di una natura da ammirare e preservare.All’ultimo piano della Casa della Musica, accanto a un abito “dal sapor di mela” uno schermo pulsa l’universo Benedetti come un work in progress dalla produzione degli abiti alla sfilata.

Nello stesso monitor, segue in loop il video della performance
Upcycling per motivi di natura, tenutasi nell’antistante area archeologica. E’ una migrazione danzante, di corpi, abiti e memorie. Con la voce attoriale di Aida Talliente, gli abiti della stilista udinese Romina Dorigo e il progetto coreutico di e con Erica Modotti, Matilde Ceron, Giulia Bauzon sulla colonna sonora di Vittorio Vella, narra dell’amore per l’ambiente e l’artigianalità antica.

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