Foibe, il Vigile del fuoco ausiliario ultimo testimone del recupero dei corpi nominato commendatore

Trieste – Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito lo scorso 15 gennaio l’onorificenza di commendatore al merito della Repubblica, al signor Giuseppe Comand, 97 anni, di Latisana (Ud) l’ultimo testimone oculare – da Vigile del fuoco ausiliario – al recupero dei corpi degli italiani infoibati.

La presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani ha scritto una lettera al neo commendatore comunicando “i sensi della gratitudine e della commozione” suscitati dalla notizia.

“Sono profondamente grata al Capo della Stato – scrive Serracchiani – per la sensibilità e l’attenzione che ha dimostrato nei Suoi confronti, a Lei come persona e come testimone di una tragedia nazionale. Partecipando, giovanissimo, al recupero delle salme degli italiani infoibati in Istria, Lei ha preso parte con senso civico a una delle operazioni più dolorose che si possano immaginare”.

L’onorificenza, continua la presidente della Regione, “è la testimonianza che l’Italia non dimentica e che quelle vite spezzate nell’orrore e nello strazio non potranno mai uscire dalla nostra compassione. L’aberrazione che portò alla tragedia delle foibe deve rimanere un monito vivo soprattutto nelle giovani generazioni. Intorno al fanatismo bestiale delle ideologie siamo chiamati a costruire, giorno per giorno, muri così alti da isolarne i latrati. I valori europei di civiltà non sono conquistati una volta per tutte e la natura umana è sempre esposta al rischio di retrocedere alla barbarie, quando si spengono il lume della ragione e l’afflato di fratellanza che – sottolinea – sono incarnati nella sua esperienza di vita”.

Definendo la storia delle foibe quale “cicatrice incancellabile della storia d’Italia”, Serracchiani auspica che la “lunga e benemerita vita” di Comand “sia testimonianza della vittoria della pietà e della pace sull’oppressione e sulla violenza”. La Sua onorificenza – conclude – rappresenti il segno tangibile di un solenne, vigile e indimenticato “mai più”.

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