Furti, risse ed ubriachezza: bar della malavita sotto sequestro a Porcia

Pordenone – La Polizia ha fatto chiudere per un mese e mezzo il bar “C’è chi c’ha” di Porcia, in via della Centa 3.
Il provvedimento cautelare è stato adottato in via d’urgenza dopo l’ultimo grave episodio verificatosi nella notte di venerdì 19 aprile, quando è giunta una richiesta di intervento alla Sala Operativa per l’ennesimo episodio di lite tra persone pregiudicate e ubriache, in cui si registravano anche feriti, che impegnava per diverso tempo due “Volanti” della Questura ed una unità del “118” sguarnendo per diverse ore i dispositivi di sicurezza e controllo del territorio.
I poliziotti durante l’intervento hanno identificato due persone gravate da numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio; entrambi erano in evidente stato di ubriachezza. Successivamente infatti uno di loro è stato trasportato presso il pronto soccorso dell’Ospedale Civile di Pordenone, con intossicazione etanolica da abuso alcolico.
Ed in effetti, oltre al grave episodio appena descritto la Divisione Polizia Amministrativa della Questura di Pordenone ha riscontrato come in passato l’esercizio pubblico, a più riprese, sia risultato essere teatro di avvenimenti pregiudizievoli per l’ordine e la sicurezza pubblica, tant’è che in numerose circostanze sono dovuti intervenire equipaggi della Polizia di Stato o dell’Arma dei Carabinieri al fine per gestire situazioni di varia natura, quali risse, furti, persone moleste e/o ubriache, aggressioni ed in particolare:
– il 21 maggio 2017 nel corso di un controllo di Polizia erano state identificate 22 persone uscite dal locale, di cui 7 con precedenti di Polizia. 8 erano risultate positive all’alcol test;
– il 21 gennaio 2018 sono intervenute all’interno del locale, due equipaggi della squadra Volante per un rissa tra 10 persone con un ferito;
– il 21 maggio 2018 è intervenuta una Volante della locale Questura che ha provveduto a sanzionare ai sensi dell’art 688 c.p una cittadina straniera che era appena uscita dal locale;
– il 17 giugno 2018 è intervenuta una pattuglia dei Carabinieri unitamente a personale del 118 in quanto nel parcheggio del locale “C’è chi c’ha”, veniva rinvenuto a bordo della propria autovettura un soggetto privo di sensi a causa del proprio stato di ebbrezza alcoolica;
– il 25.12.2018 alle ore 04,00 una pattuglia dei Carabinieri interveniva all’interno del locale per una lite fra avventori con feriti;
– il 19 marzo 2019 il personale dipendente interveniva per una lite tra persone di origine sudamericana;
– il 9 aprile 2019 un cittadino italiano aveva presentato denuncia di furto del proprio portafogli avvenuto in data 06 aprile 2019: riferiva che mentre stava dialogando con la propria fidanzata all’interno del “C’è chi c’ha”, ignoti ladri avevano asportato il suo portafogli dalla tasca del giubbotto.

Il titolare del  bar era già stato destinatario di una formale diffida al rispetto delle norme di somministrazione e gestione dell’attività, con l’avvertenza che in caso di ulteriori violazioni sarebbe stata applicata la misura della sospensione della licenza.

L’episodio della scorsa notte è solo l’ultimo di una lunga serie di altre analoghe situazioni che hanno costantemente generato una perdurante percezione di insicurezza ed allarme tra i cittadini ed i residenti del posto.

Il provvedimento di sospensione per 45 giorni ex art. 100 T.U.L.P.S è stato disposto dal Questore della Provincia di Pordenone Marco Odorisio ed è stato eseguito dagli agenti della Divisione Polizia Amministrativa e dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Pordenone.

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