Il Consiglio regionale approva l’assestamento di bilancio.

Trieste – Con 25 voti favorevoli di Lega, Progetto FVG/Ar, FI, FdI, 11 astensioni (Pd, Ssk, Cittadini, Patto per l’Autonomia) e il voto contrario di Open-Sinistra FVG, il Consiglio regionale ha approvato nella serata del 25 luglio l’assestamento di bilancio per gli anni 2019-2021, mentre il M5S, come annunciato nelle dichiarazioni di voto, non ha partecipato alla votazione.

Durante la seduta sono stati accolti 55 dei 57 ordini del giorno presentati.

Le dichiarazioni del presidente del FVG Massimiliano Fedriga

“Con l’assestamento di bilancio vengono messi a diposizione dei cittadini, delle imprese, egli enti locali del Friuli Venezia ulteriori 40,42 milioni di euro, di cui 4,96 di spesa corrente e 35,46 per investimenti, che portano così i fondi stanziati a 165,8 milioni di euro totali, quindi 125 in più rispetto al 2018. Grazie alla cessione delle quote del Trieste Airport in possesso della Regione è stato infatti possibile inserire nella manovra finanziaria ulteriori 10,8 milioni di euro a favore degli investimenti sul territorio”.

Lo ha dichiarato il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, dopo l’approvazione da parte del Consiglio regionale dell’assestamento di bilancio 2019 con il quale sono stati aggiunti a quelli già previsti i seguenti stanziamenti: 10 milioni per il Fondo di rotazione agricola; 6 milioni per la riqualificazione architettonica; 5 milioni per l’ambiente; 4,37 milioni per attività produttive (1,31 milioni per spese correnti e 3,06 milioni per investimenti); 3 milioni a Friulia per le aziende in crisi; 3 milioni per l’installazione di sistemi di video sorveglianza nelle scuole dell’infanzia e nelle case di riposo; 3 milioni per politiche attive del lavoro; 1,6 milioni per le attrezzature scolastiche; 1,5 milioni per lo sviluppo della portualità e delle logistica; un milione per gli adeguamenti antincendio nelle scuole; 1,45 milioni a Fvg Strade per la sicurezza stradale e il personale; 300mila euro per il Fondo diocesi e 200mila euro per l’Ersa.

Fedriga ha evidenziato che “sono stati stanziati fondi per interventi concreti, a partire dai 3 milioni di euro destinati a Friulia per sostenere le imprese in crisi ed ai 6 milioni per l’edilizia e la riqualificazione dei centri storici dei Comuni. Ingenti risorse sono state destinate alla sicurezza con l’installazione della video sorveglianza negli asili nido e nelle strutture per anziani, a tutela delle fasce più deboli della popolazione. Con l’emendamento ‘Bibbiano’ puntiamo, inoltre, a garantire alle famiglie che in Friuli Venezia Giulia non si possano verificare fatti drammatici come quelli dell’Emilia Romagna, che hanno visto distrutte le vite di bambini, padri e madri”.

Le singole direzioni hanno quindi a disposizione le seguenti somme: 30,78 milioni di euro per la salute e le politiche sociali; 29,33 milioni per le risorse agricole (+10,2 milioni); 23,07 milioni per le infrastrutture (+10,25 milioni); 21,71 milioni per le autonomie locali e logistica (+3 milioni); 19,07 milioni per le attività produttive (+4,37 milioni); 15,78 milioni per lavoro, formazione e istruzione (+4,6 milioni); 12,26 milioni per l’ambiente (+5 milioni); 8,15 milioni per finanze e patrimonio (+3 milioni); 4,3 milioni per cultura e sport; 750mila euro per la funzione pubblica e 600mila euro per l’avvocatura della Regione.

Il dettaglio del Documento di economia e finanza regionale (Defr) 2020

Il Documento di economia e finanza regionale (Defr) 2020 è il documento di indirizzo unitario per la programmazione regionale, elaborato in coerenza con le Linee strategiche del Governo regionale declinate nel Piano strategico 2018-2023, e garantisce il raccordo con il processo di programmazione finanziaria in quanto contiene le politiche sulla cui base verrà elaborato il bilancio di previsione annuale 2020 e triennale 2020-2022.

Relatori sono stati Alessandro Basso (FdI) per la maggioranza, Roberto Cosolini (Pd) e Furio Honsell (Open-Sinistra FVG) per la minoranza.

Si tratta di un documento programmatorio molto importante – aveva detto Basso -, con cui la Regione determina gli obiettivi dei propri bilanci annuali e pluriennali in coerenza con gli obiettivi programmatici risultanti dal Def dello Stato.

La prima descrive il quadro complessivo di riferimento tramite l’analisi di indicatori statistici di contesto. Questa analisi ha l’obiettivo di illustrare lo scenario socio-economico regionale con le previsioni di crescita dei principali indicatori, in confronto con i rispettivi nazionali. Attenzione è prestata ai numeri del Benessere equo e sostenibile (Bes), elaborati dalla statistica ufficiale per fornire un quadro puntuale dello stato di salute della popolazione, presenti anche nel Def nazionale.

La seconda parte del documento descrive le risorse stimate a disposizione della Regione, con la rappresentazione delle entrate previste per l’anno in corso. Di seguito, il Defr 2020 sviluppa il ciclo della programmazione economico-finanziaria con la puntuale descrizione delle politiche regionali per singole missioni di spesa e l’indicazione delle direzioni centrali e delle strutture della presidenza responsabili dell’attuazione. La definizione delle politiche da adottare nel 2020, con proiezione triennale 2020-2022, è proposta dalle strutture responsabili in accordo con l’organo politico di riferimento.

 

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