Interporto Pordenone: primi treni per la Polonia. Arricchito il territorio

Pordenone – Una giornata importante per Interporto Pordenone, un altro tassello nella costruzione di una struttura sempre più dinamica, in grado di arricchire il territorio provinciale e regionale e di renderlo più appetibile sotto il profilo economico.

Ieri pomeriggio, 12 ottobre, dall’area intermodale, è partito il primo treno per la Polonia, in linea con i programmi di sviluppo assicurati da Hupac, società che gestisce la struttura del capoluogo del Friuli Occidentale.

Durante l’inaugurazione dell’evento, Daniele Botturi, responsabile del terminal ferroviario di Hupac, ha evidenziato l’apprezzamento “per essere riusciti a far partire questo collegamento Gliwice (nell’area di Katowice, a sud della Polonia)-Pordenone, che avrà la cadenza di 3 treni alla settimana (arrivo la mattina e ripartenza la sera). Per la riuscita di questa operazione, ci siamo impegnati a fare da ammortizzatori tra le esigenze ferroviarie e quelle stradali”.

Ha preso, quindi, la parola, Silvano Pascolo, presidente di Interporto Pordenone, che ha messo in luce il “successo di questo terminal cittadino, inaugurato alcuni anni fa. Oggi, con orgoglio, avviamo una nuova direttrice e abbiamo compiuto un altro bel passo avanti; i prossimi saranno l’avvio della stazione elementare e l’apertura di qualche altra direttrice”.

L’amministratore delegato di Interporto Pordenone, Alfredo De Paoli, ha precisato che, con questi nuovi collegamenti, la struttura intermodale raggiungerà i 2600 treni all’anno, contro i 1250 dell’anno scorso; è un risultato ragguardevole per una società che, in breve tempo, punta ad arrivare a 5mila treni all’anno, un servizio molto importante per le aziende del territorio.

Quanto a un dato tecnico, il treno per la Polonia può portare fino a 37 unità di carico che, per 3 volte alla settimana, significa togliere dalle strade e dalle autostrade ben 10mila camion all’anno. Michelangelo Agrusti, presidente di Confindustria Alto Adriatico, si è detto emozionato nell’assistere “a questo bellissimo paesaggio di container.

Vedendo questa fila sterminata, ogni mattina quando arrivo a Pordenone, nella zona di Borgomeduna, sottolineo che abbiamo avuto successo come territorio e come sistema Pordenone, dopo decenni nei quali gli interporti non hanno avuto troppa fortuna nella nostra regione. Al contrario, noi, in pochi anni, abbiamo ottenuto grandi risultati, grazie a tutti gli attori che vi hanno partecipato e alle varie governance, dalle precedenti all’attuale.

Importante la scelta strategica di affidarci a Hupac, quale gestore della struttura. Chiunque percorra l’autostrada A4 e vede i tanti camion targati Polonia, può capire quanto sottrarremo a quel traffico portandolo con treni dalla Polonia al nostro territorio. Contribuiremo, quindi, in modo importante a sviluppare il cosiddetto green deal (il Patto Verde), una carta scritta che da noi diventa un fatto concreto”.

Interporto Pordenone collega sia il porto di Trieste che il Tirreno, attraverso i porti di Genova e La Spezia, coprendo, quindi, i traffici verso l’Atlantico e verso il Pacifico. “Sempre più aziende del nostro territorio – è stato ricordato – hanno scoperto Interporto Pordenone e ancor più lo faranno dopo l’imminente apertura della Circonvallazione Sud di Pordenone”.

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