Italia e Slovenia sospendono Schengen per altri 20 giorni. Premier Meloni a Zagabria

FVG – Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, durante la trasmissione “Live in Genova” di SkyTg24, andata in onda il 16 novembre, ha annunciato di aver chiesto “un’ulteriore proroga di 20 giorni della misura di sospensione degli accordi di Schengen ai confini italiani”. “Non è una cosa per noi piacevole” ha aggiunto.

Da parte sua anche il governo sloveno ha formalizzato l’estensione dei controlli ai confini con Croazia e Ungheria fino al 9 dicembre, prorogando quindi di altri 20 giorni la misura introdotta il 21 ottobre per un massimo di due mesi.

Obiettivo della misura restrittiva, secondo quanto riferito dai governi, è il contrasto alle minacce di criminalità e terrorismo legate ai persistenti flussi migratori lungo la totta balcanica.

Dopo che nei giorni scorsi era emersa l’intenzione di prolungare l’attuale regime di maggiori controlli alle frontiere, nella riunione odierna a Lubiana il consiglio dei ministri ha deciso secondo le attese, annunciando al contempo che a partire dal 21 dicembre l’intenzione della Slovenia è di introdurre controlli semestrali alle frontiere con Croazia e Ungheria, come ha spiegato il ministro degli Interni, Boštjan Poklukar.

Poklukar ha inoltre aggiunto che entro fine anno verranno chiamati agenti ausiliari di polizia, a causa delle carenze di personale dovute a malattia, ferie e chiamate presso le unità speciali.

La visita della premier Meloni a Zagabria

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, dal 16 al 17 novembre è in Croazia per la riunione sull’Agenda strategica Ue. All’aeroporto di Zagabria è stata accolta dall’ambasciatore d’Italia in Croazia, Pierfrancesco Sacco, dall’ambasciatore della Repubblica di Croazia in Italia, Jasen Mesic, e dalla direttrice generale Europa del ministero degli Esteri croato, Zrinka Ujevic.
Meloni al suo arrivo al Banski Dvori, il palazzo del governo croato, è stata accolta dal primo ministro della Repubblica di Croazia, Andrej Plenković.

Allargamento della Ue ai Balcani occidentali e dossier migranti sono i principali temi al centro della due giorni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni in Croazia, che ha partecipato nella serata di giovedì 16 alla cena organizzata dal presidente del Consiglio Ue Charles Michel per proseguire il dibattito sull’Agenda strategica Ue 2024-2029 avviato a Granada.

Oltre a Meloni e Plenkovich c’erano anche il primo ministro maltese Robert Abela e il primo ministro uscente polacco Mateusz Morawiecki. Assente invece il primo ministro slovacco Robert Fico, impegnato nelle procedure parlamentari del voto di fiducia al suo governo.

Venerdì 17 novembre si svolgono gli incontri bilaterali – che, viene sottolineato – mancavano da due decenni – con le istituzioni croate, prima con il primo ministro Andrej Plenkovich, poi con il presidente del parlamento croato, il Sabor, Gordan Jandrokovic.

Nei giorni scorsi si sono già tenute due delle 4 cene ristrette con 6-7 leader organizzate da Michel, la prima a Berlino il 13 (presenti Germania, Austria, Belgio, Cipro, Grecia, Lituania, Ungheria) e a Copenaghen il 14 novembre (presenti Danimarca, Bulgaria, Finlandia, Irlanda, Svezia e Lettonia), mentre quella di Parigi, che si doveva tenere il 10 novembre, è stata rinviata.

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