La perizia chiude il caso della morte di Liliana Resinovich: si trattò di suicidio

Trieste – L’esito finale della perizia chiude il caso della morte della signora Liliana Resinovich. Il suo corpo fu trovato vestito, all’interno di due sacchi della spazzatura.

La donna si è suicidata ed è morta due o tre giorni prima del ritrovamento del corpo, il 5 gennaio 2022 nel parco dell’ex ospedale psichiatrico di Trieste. A causare il decesso sarebbe stata l’asfissia causata dai due sacchetti di plastica in cui era rinchiusa.

Così riferisce la perizia disposta dalla Procura, eseguita dal dott. Fulvio Costantinides e dal radiologo dott. Fabio Cavalli.

Già nel primo esame autoptico, avvenuto l’11 gennaio 2022, il medico legale non aveva rilevato traumi da mano altrui atti a giustificare il decesso. Infatti il referto autoptico attribuiva la causa della morte a “scompenso cardiaco acuto” (https://www.ilfriuliveneziagiulia.it/lesito-dellautopsia-sul-corpo-della-signora-resinovich-non-rilevati-traumi-causati-da-altri-necessarie-ulteriori-indagini/).

Il risultato di oggi mette la parola fine alla vicenda, cominciata con la scomparsa della donna, di 63 anni, il 14 dicembre 2021. La perizia non è stata ancora depositata in Procura.

 

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