“Linguaggi umani” sará in streaming con i tre progetti su Dante per La Contrada

Trieste – Nell’ambito del bando indetto dal Teatro Stabile di Trieste La Contrada, dal titolo evocativo “Linguaggi Umani”, incentrato su Dante, andrà in streaming venerdí 8 gennaio alle 18, sui canali social della Contrada. Il progetto “D.A.D. Dante a distanza”, del collettivo “Artifragili” con i giovanissimi Giacomo Segulia,  Davide Rossi, Alejandro Bonn, Veronica Dariol e Omar Giorgio Makhloufi, una sorta di mappatura sul territorio, oggi, della presenza di Dante.

I cinque attori, che come molti si trovano oggi nell’Impossibilità di fare il proprio lavoro, hanno pensato per questo progetto di scrivere una lettera indirizzata proprio al Sommo Poeta in cui gli pongono, ma soprattutto si pongono, tutta una serie di quesiti.

Tra le domande che questo progetto solleva ci sono quelle inerenti a Dante, cosa significa studiarlo oggi, chi è Dante per noi? Chi lo conosce? È il padre della lingua e della letteratura italiana, ma cosa sappiamo di lui?

L’obiettivo è indagare il rapporto tra i cittadini in questo periodo così complicato  e Dante attraverso le loro riflessioni ma anche attraverso una cinquantina di interviste realizzate dal collettivo durante le due settimane di permanenza nella Sala Polacco di Via Limitanea e al Teatro dei Fabbri, sanificati e praticabili con l’impegno del rispetto di tutte le norme igieniche anti Covid. Le interviste sono state realizzate fermando i passanti, ma soprattutto a distanza, come evoca il titolo del progetto “D.A.D. Dante A Distanza”, oggi più che mai attuale data la recente notizia che gli studenti non potranno rientrare nelle aule scolastiche prima di febbraio.

«Il lavoro è partito da noi – spiega l’attore Giacomo Segulia – dalle nostre esperienze, e poi si è aperto alla cittadinanza attraverso delle videointerviste alla gente che passava davanti al teatro. Così in qualche modo abbiamo aperto le porte del teatro e abbiamo portato le persone con noi, nel nostro percorso di ricerca sul mostro sacro che è Dante per la storia della nostra cultura. Se ci chiedessero dove stiamo andando o cosa abbiamo scoperto non sapremmo rispondere qualcosa di preciso e univoco. La cosa certa è che Dante è sicuramente un grimaldello per aprire uno sguardo sul nostro tempo, sulla nostra condizione nella vita di tutti i giorni».

Nell’impossibilità di presentare al pubblico spettacoli dal vivo a causa dell’emergenza sanitaria, la Contrada ha pensato di raccogliere idee e progetti mettendo a disposizione gratuitamente i propri spazi, insieme alle proprie dotazioni tecniche, dove i gruppi di artisti selezionati hanno potuto lavorare e realizzare in una prima fase, l’ideazione di uno spettacolo tra dicembre 2020 e gennaio 2021.

Tra le prossime dimostrazioni dei progetti selezionati ci saranno anche i “Clacson”, il 16 gennaio, con Corrado Premuda insieme a Francesco Facca, Valeria Gadaleta, Matilde Soliani e Francesco Amerise, partendo dalla tradizione di suonare il clacson nella galleria naturale in costiera sotto al profilo di roccia di Dante, indagheranno la figura “scomoda” dell’artista attraverso la drammaturgia, il teatro-danza, la musica, il video.

E infine il 22 gennaio sarà la volta di “Peregrinationes”, la proposta di Giulia Cosolo, Radu Murarasu e Sara Setti, attori e performer diplomati presso la Civica Accademia d’Arte Drammatica “Nico Pepe” di Udine, volto a suggerire la volontà di esplorare il carattere transitorio della montagna del Purgatorio di Dante e la dimensione del viaggio, anche quello interiore.

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