Liste di attesa in Sanità, le richieste di Cittadini per il Presidente e Partito Democratico

Trieste – “In 2 casi su 3 non sono rispettati i tempi di erogazione”. Lo evidenzia in una nota la consigliera regionale dei Cittadini, Simona Liguori, che negli ultimi mesi ha presentato numerosi atti per conoscere dalla Giunta regionale le tempistiche per le prestazioni sanitarie.

“Dal documento sulle liste d’attesa che abbiamo ricevuto – spiega Liguori – si nota chiaramente come, nel 2020, nell’ambito dell’Azienda sanitaria Universitaria Friuli Centrale troppe poche volte la visita viene realizzata nei tempi indicati per le prestazioni differite e anche per quelle programmate che – sottolinea – già prevedono 4 mesi di attesa”.

Citando alcuni esempi, Liguori rileva che “per le visite endocrinologiche si rispettano i tempi solo nel 22-25% dei casi, per una mammografia bilaterale programmata soltanto nel 49%, per una colonscopia programmata nel 35%, fino alla visita dermatologica dove si supera appena il 30%”.

“Se questo è il quadro a titolo esemplificativo – aggiunge – la situazione complessiva, su 64 tipologie di visite, evidenzia che in 2 casi su 3 non sono rispettati i target regionali. Insomma, la situazione è critica e il motivo non va ricercato soltanto nelle conseguenze dell’emergenza sul sistema sanitario. I dati del 2020, certamente condizionati dalla pandemia, non si differenziano di molto rispetto a quelli del 2019, ai tempi dell’Azienda sanitaria Universitaria integrata di Udine. Il rispetto dei target, anche due anni fa, era assicurato in ben poche occasioni”.

“In attesa di sentire l’assessore in III Commissione – conclude Liguori – ci domandiamo se oltre al coinvolgimento dei privati sia dato sapere come si intendano gestire le richieste di salute dei cittadini”.

Le richieste di Salvatore Spitaleri (Pd)

“Sono le solite verità dette a mezzo, nascoste fino a quando possibile e, quando ormai diventano talmente evidenti da creare imbarazzo, scaricate su altro o altri: non è tutta colpa della pandemia e della paura delle persone a entrare negli ospedali, se le liste di attesa in Friuli Venezia Giulia assumono aspetti preoccupanti e mettono a rischio la salute dei cittadini. Ogni qual volta operatori e opposizioni tentano di portare criticità all’attenzione dell’assessore Riccardi, sistematicamente lui le bolla come attacco alla sua persona o peggio frutto di incompetenza. Così è accaduto nei mesi scorsi per le liste d’attesa, quando l’opposizione chiedeva l’attivazione di percorsi specifici e coinvolgimento dei professionisti del servizio sanitario pubblico, la sollecitazione è stata semplicemente ignorata”.

Lo afferma il membro della commissione Paritetica Stato-Fvg Salvatore Spitaleri, del Pd, in merito ai dati sulle liste d’attesa 2019-2020 diffusi dalla Giunta Fedriga.

“La percezione è che si sia voluto far tracimare le liste d’attesa e scoppiare il sistema – indica Spitaleri – per poi forzatamente far prendere atto che bisogna ricorrere alla sanità privata, cui certo nulla si può rimproverare se non di curare legittimi interessi. A onor del vero, su questo Riccardi è stato sempre coerente fin dall’avvio del suo mandato”.

“In Fvg l’emergenza pandemia si è focalizzata in alcuni precisi momenti ed è sotto controllo da aprile nelle strutture sanitarie, per cui – osserva l’esponente dem – non si comprende cosa abbia fatto l’Agenzia Regionale in sei mesi, quali siano stati gli interventi per tempo sollecitati da parte delle Aziende, come si sia programmata l’attività di assunzione e formazione del personale e, ove necessario, l’acquisizione delle attrezzature”.

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