Molesta una donna sul bus ed un’altra nell’atrio del condominio, arrestato cittadino afghano

Trieste – Nella giornata del 6 febbraio scorso, la Polizia di Stato di Trieste ha arrestato un cittadino afghano del 2002, senza fissa dimora e richiedente protezione internazionale, per il reato di violenza sessuale.

La Squadra Volante della Questura di Trieste è intervenuta nel pomeriggio di martedì 6 febbraio presso la fermata “La Luminosa” di via Carducci, dove una donna ha riferito agli operatori di essere stata vittima di palpeggiamenti in prossimità della porta di uscita del mezzo della linea 21.

Alle urla della donna, l’autista, il controllore ed altri passeggeri sono accorsi in suo aiuto, fermando il mezzo e trattenendo l’aggressore in attesa dell’arrivo delle Forze dell’Ordine.

Gli agenti di Polizia, anche grazie alla visione dei filmati prodotti dalle telecamere di videosorveglianza presenti all’interno del mezzo, hanno dato riscontro alla denuncia formalizzata dalla donna ed hanno arrestato l’uomo, il quale, su disposizione del Pubblico Ministero Dott. Pietro Montrone, è stato portato presso la Casa Circondariale “Ernesto Mari” di Trieste, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

La Polizia era intervenuta anche nella serata precedente all’interno di un condominio di viale XX Settembre per un intervento per violenza sessuale simile nelle modalità e perpetrato all’interno dell’atrio dello stabile, ai danni di una ragazza che stava rincasando e che grazie all’intervento di una vicina e reagendo è riuscita a mettere in fuga l’aggressore.

Essendo la descrizione fornita dalla vittima corrispondente alle sembianze del soggetto arrestato il giorno seguente, gli agenti, in accordo col Pubblico Ministero, hanno avviato la procedura di riconoscimento e la donna riconosceva inequivocabilmente l’uomo arrestato come il suo aggressore.

Pertanto, oltre all’episodio avvenuto sul mezzo della linea 21, al cittadino afghano è stato contestato anche il reato di violenza commesso il giorno prima.

Il Giudice delle indagini preliminari ha convalidato l’arresto e ha accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere, formulatagli dal Pubblico Ministero.

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