A Trieste la prima riunione della Convenzione per il rafforzamento dell’Iniziativa Centro Europea

Trieste – Si è svolta nella sala del Consiglio regionale a Trieste la prima riunione della Convenzione per il rafforzamento dell’Iniziativa Centro Europea (Ince) che ha visto riuniti i delegati dei diciotto Paesi che ne fanno parte (Albania, Austria, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Italia, Repubblica di Macedonia, Moldova, Montenegro, Polonia, Romania, Repubblica Ceca, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Ucraina, Ungheria).

L’Iniziativa Centro Europea ha iniziato il suo cammino nel 1989, esattamente quando cadevano il muro di Berlino e la cortina di ferro, di cui il capoluogo giuliano ne era la cerniera a sud.

La Convenzione per il rafforzamento, le cui basi erano state gettate nell’ottobre scorso, sempre a Trieste, punta a dare nuovo slancio politico all’attività dell’organizzazione stessa, consentendo agli Stati membri di partecipare più attivamente alla costruzione di un’Europa forte, sostenibile e inclusiva.

“Questa prima riunione della Convenzione per il rafforzamento dell’Ince è una grande occasione di crescita per il nostro territorio in un contesto internazionale maggiormente incerto e complicato che richiede una cooperazione sempre più stretta e proficua. Trieste, per la sua collocazione e propensione storico-culturale, si presta a essere naturalmente lo snodo e il punto di riferimento della geografia economica dell’Est e del Centro Europa”.

Lo ha detto questa mattina l’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro, introducendo i lavori.

“Ringrazio i membri della Central European Initiative – ha proseguito Scoccimarro, ricordando come Trieste sia la sede naturale del Segretariato generale dell’organizzazione – che si incontrano per rafforzare i loro legami con degli intenti ben precise. Guardiamo con molta attenzione all’obiettivo di raccordare le istituzioni comunitarie con l’Ince, anche in quanto delegata dall’Unione europea come organizzazione esecutiva per la realizzazione di progetti comunitari dell’area. Un’azione istituzionale e diplomatica volta non solo ad allargare la partecipazione di altri Stati all’Ince, ma anche a promuovere l’allargamento dell’Unione europea a Paesi che guardano a noi con l’anelito di libertà, pace e prosperità”.

“La collaborazione tra il nostro territorio e l’Ince – ha sottolineato l’assessore – è ormai consolidata ed è all’insegna dei valori di prosperità, pace e benessere delle comunità con identità locali che contribuiscono a rafforzare la preziosa diversità dell’essere europei. Le priorità oggi sono stabilizzare l’area balcanica e accompagnare il processo di adesione all’Ue. L’Ince è il più antico forum di cooperazione regionale nell’area e può rivendicare un ruolo storico nel contribuire al processo di riunificazione del continente europeo dopo il crollo del blocco sovietico”.

“A distanza di 35 anni l’Ince – ha concluso l’esponente della Giunta regionale – continua a rappresentare un foro privilegiato per sostenere il processo europeo di riunificazione. Per questo la Regione è al fianco di ogni sua attività che valorizzi la centralità degli interventi e degli strumenti di coordinamento permettendo la massima sinergia tra tutti i suoi componenti”.

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