Omicidio di Roveredo in Piano: l’avvocatessa Rovere rinuncia alla difesa, nominato legale di Padova

Pordenone – L’avvocatessa Rossana Rovere, già presidente dell’Ordine degli avvocati della provincia di Pordenone, che Giuseppe Forciniti, indagato per l’uccisione della compagna Aurelia Laurenti, aveva scelto come proprio difensore, ha rinunciato all’incarico.

L’uomo nella notte di giovedì 26 novembre si era presentato in Questura a Pordenone e aveva riferito che, poco prima, nella sua abitazione di Roveredo in Piano, aveva avuto una colluttazione con un ladro sorpreso in casa. Messo alle strette, Forciniti avava ammesso di aver avuto una lite con la compagna. La donna era stata ritrovata poco dopo dagli agenti di polizia nella villetta di famiglia a Roveredo in Piano priva di vita, uccisa a coltellate. La coppia aveva due figli piccoli.

Quando l’avv. Rovere è stata chiamata dalla Questura in quanto indicata da Forciniti come suo difensore, ha declinato la difesa.

“Non sono serena, io non posso assumere le difese di quest’uomo, dopo una vita e una carriera spese a promuovere la tutela dei diritti delle donne. Io proprio non posso essere l’avvocato che assiste Giuseppe Forciniti. Ora è stato nominato come difensore l’avvocato Ernesto De Toni del Foro di Padova”.

Così la professionista in una dichiarazione rilasciata all’agenzia di stampa Agi.

“Tra l’altro – ha aggiunto – proprio ieri ho ottenuto una vittoria importante in Cassazione per un riconoscimento della responsabilità dello Stato italiano nei confronti di donne vittime di violenza e quindi ho rinunciato, ho rinunciato perché incompatibile”.

Il legale ha precisato anche di conoscere il presunto omicida: “Lo conosco come infermiere perché aveva curato mia madre”.

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