Giornate decisive per il commercio: auspicate misure meno restrittive per periodo natalizio

Roma – Per salvaguardare il periodo natalizio “venerdì 27 novembre è una giornata importante. Mi aspetto un Rt all’1, segnale importante di riduzione del contagio. E sarebbe molto bello che molte regioni rosse diventino arancioni o gialle. Questo significherebbe che molti cittadini di quelle comunità territoriali potrebbero beneficiare di misure meno penalizzanti”. Così il primo ministro Giuseppe Conte.

In Friuli Venezia Giulia la scorsa settimana, nonostante i dati allarmanti sui decessi e il ripetuto sforamento del 10% nel tasso di tamponi positivi, l’indice di contagiosità era sceso a 1,29 da numeri superiori a 1,5.

Il governatore Fedriga lo scorso 23 novembre aveva introdotto in Regione ulteriori misure per il contenimento dei contagi, tra cui restrizioni sul consumo di alimenti e bevande all’aperto su area pubblica e screening rapidi nei comuni a maggior rischio.

Ora si attende il report settimanale relativo al 16-22 novembre per capire se sarà possibile allentare alcune regole in vista del periodo natalizio. In particolare, si tratta di tutelare le attività commerciali di vicinato, che rischiano di essere sopraffatte dagli acquisti online, come paventa Confesercenti. La battaglia del Black Friday – denuncia l’associazione di categoria – sarebbe già persa.

Anche la Regione si sta preoccupando di sostenere le imprese penalizzate dalle misure restrittive: il ddl “Misure finanziarie urgenti” assegna 5,8 milioni di euro ai fondi anticrisi attivi in Mediocredito per sostenere il settore delle imprese artigiane, attività produttive, imprese commerciali, turistiche e di servizio.

In un incontro avvenuto giovedì 26 novembre nel Palazzo della Regione con i presidenti della Fipe del Friuli Venezia Giulia, Bruno Vesnaver, e provinciale di Trieste, Federica Suban, l’assessore regionale alle Autonomie locali Pierpaolo Roberti ha assicurato che “nell’ipotesi che a ridosso del periodo natalizio sia possibile un allentamento delle restrizioni anti-Covid, vogliamo lavorare fin d’ora con le categorie per farci trovare pronti a riaperture, pur parziali, che siano nella massima sicurezza”.

“Oggi le previsioni sono ancora incerte – ha aggiunto Roberti -, ma se ci sarà la possibilità di far respirare baristi e ristoratori nel periodo natalizio dobbiamo prevenire quegli eccessi che potrebbero farci ripiombare a gennaio in una situazione difficile come quella che stiamo vivendo oggi. Sono le categorie le prime – ha riconosciuto l’assessore – a sollecitare controlli serrati per evitare che pochi furbetti possano danneggiare la quasi totalità degli esercenti che rispetta le regole e sopporta grandi sacrifici”.

Roberti ha evidenziato come l’azione della Regione proceda su due binari, il primo dei quali è il sostegno alle imprese.

“In Consiglio regionale – ha ricordato – abbiamo appena approvato uno stanziamento di ulteriori risorse per i ristori alle categorie più colpite dagli effetti della pandemia. Di pari passo a provvedimenti di supporto finanziario – così Roberti – va il percorso di confronto con i pubblici esercizi finalizzato a ripartire, appena possibile, nella piena osservanza delle regole, sapendo che chi le infrange produce un danno economico enorme a tutta la comunità”.

I vertici della Fipe hanno illustrato a Roberti la criticità della situazione per i gestori e per i loro dipendenti, molti dei quali versano in serie difficoltà economiche. La consegna a domicilio – hanno spiegato – sopperisce in minima parte al crollo dell’attività di ristorazione, mentre i gestori delle discoteche sono fermi da marzo scorso. Uno dei temi più scottanti per chi non è proprietario delle mura è il pagamento degli affitti, sul quale la Fipe sta interloquendo con i locatori.

La speranza degli esercenti è che la zona rossa per il Friuli Venezia Giulia sia scongiurata e che una parziale riapertura dicembrina possa dare ossigeno alle famiglie del settore. “Contiamo che il periodo più difficile – ha concluso Roberti – volga alla fine. Ma per accelerare i tempi e per scongiurare ricadute servono il contributo e il rigore di tutti”.

 

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