Platonov di Anton Cechov per la compagnia Il Mulino in scena al Teatro Rossetti

Trieste – Platonov Cechov la scrisse a soli 21 anni e rappresenta il fallimento della sua utopia giovanile di raccontare la vita appieno, nei suoi più profondi meccanismi.
In Platonov – suo primo dramma – tale utopia si scontra infatti contro la vita stessa e l’impossibilità di coglierla nella sua interezza in un dramma teatrale. “Platonov” appare allora come un testo non concluso, ricchissimo di azione, personaggi, argomenti affrontati, molto spesso lo si considera addirittura “non rappresentabile”…
Resta in scena sul palcoscenico della Sala Bartoli fino al 31 marzo per la regia di Marco Lorenzi.

In realtà, evidenziano gli artisti de “Il Mulino di Amleto” «Questo è “Platonov. Un modo come un altro per dire che la felicità è altrove”: un’opera non finita per esseri umani non finiti, incompleti, incerti, resi fragili dal loro “voler essere” che si scontra inevitabilmente con ciò̀ che sono nella realtà. Come noi». È dunque l’espressione del talento che già negli anni giovanili Cechov possedeva nell’osservare il genere umano e di coglierne i motivi universali e profondi, quelli che ancora oggi ci parlano con intensità.

I biglietti ancora disponibili si possono acquistare nei consueti punti vendita e circuiti oppure in internet accedendo direttamente dal sito del Teatro, www.ilrossetti.it. Per ogni informazione ci si può rivolgere al numero 040. 3593511.

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