Proteste degli agricoltori, Confagricoltura Fvg: indispensabili modifiche al dettato UE

FVG – In molti Paesi dell’Unione europea, tra i quali l’Italia, sono in atto proteste da parte di alcuni rappresentanti del mondo agricolo.

Il comune denominatore delle proteste è la contestazione della PAC – Politica Agricola Comune – e del “Green Deal”, cioè l’insieme delle politiche che la Commissione Europea ha messo in atto per raggiungere zero impatto sul clima entro il 2050. Alcune di queste misure avranno un impatto sull’agricoltura, come ad esempio gli obblighi derivanti dalla necessità di destinare alcune aree agricole alla conservazione della natura.

Le proteste riguardano anche l’aumento dei costi di produzione determinato dall’eliminazione delle agevolazioni per l’acquisto del gasolio e il taglio di alcuni sussidi per il settore agricolo.

Confagricoltura è in prima linea per rappresentare le istanze degli agricoltori, partendo dall’ascolto e comprendendo il disagio del settore e conferma il proprio impegno per portare le questioni poste nelle sedi competenti, in Europa.

Il presidente di Confagricoltura Fvg

«Un impegno – sottolinea Philip Thurn Valsassina, presidente regionale di Confagricoltura – che interessa pure il rinnovo della deroga all’obbligo di destinare a finalità non produttive una parte dei seminativi, che la Commissione ha trattato in questi giorni. Non siamo soddisfatti della decisione presa poiché mantiene troppi vincoli per le aziende e, perciò, visto che la proposta (poco utile e attuabile) della Commissione passa ora all’esame degli Stati membri, siamo già in contatto con il nostro Ministero e con le principali Organizzazioni agricole europee per ottenere le indispensabili e profonde modifiche».

Gli obiettivi da raggiungere a Bruxelles

La giunta di Confagricoltura, riunitasi a Palazzo della Valle, ha deciso di avviare una serie di iniziative a Bruxelles per chiedere che le richieste degli agricoltori vengano affrontate con maggiore sollecitudine, a tutela di un settore trainante della nostra economia che subisce le conseguenze economiche di uno scenario internazionale ad alta instabilità.

Le iniziative già avviate potrebbero portare ad un primo risultato già nei prossimi giorni, segnala Confagricoltura, con il rinnovo della deroga all’obbligo di destinare a finalità non produttive una parte dei seminativi.

L’impegno di Confagricoltura punta al raggiungimento dei seguenti obiettivi: assicurare un reddito adeguato ai produttori agricoli; migliorare la sostenibilità ambientale senza tagli produttivi; favorire la diffusione delle innovazioni tecnologiche per far fronte alle sfide del cambiamento climatico, salvaguardare i prodotti italiani ed europei nei confronti di una concorrenza non allineata con le regole dell’Unione per la sicurezza alimentare, la tutela delle risorse naturali e del lavoro, il benessere degli animali.

La Confederazione annuncia un’Assemblea Straordinaria a Bruxelles, convocata per il 26 febbraio, durante la quale verrà illustrata la visione dell’Associazione sul futuro dell’agricoltura e sulla nuova PAC.

La Confederazione, infatti, condivide l’attenzione del Governo nazionale rispetto alle richieste degli agricoltori, ma auspica risposte più incisive e urgenti da parte dell’Unione.

 

 

 

 

 

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