Reddito di cittadinanza in FVG, botta e risposta tra i deputati Luca Sut (M5S) e Debora Serracchiani (PD)

Roma – “La macchina del Reddito di Cittadinanza è partita, oggi presentiamo al Paese il portale per inoltrane richiesta e la card su cui sarà versato il contributo”.

Così il deputato pordenonese Luca Sut (M5S), in un comunicato diffuso nel giorno di presentazione della misura a sostegno del reddito, il 4 febbraio scorso.

“Le linee guida base sono dettate nel decreto seguito alla Legge di Bilancio e da qui ad aprile contiamo di aver ottimizzato il piano di lavoro che permetterà alla misura di funzionare”.

“Incontri già svoltisi tra il Ministero del Lavoro e gli assessorati regionali competenti, abbiano chiarito alcuni punti operativi, mentre a breve partiranno le selezioni per 6000 navigator che andranno in forze all’Anpal, a cui aggiungiamo 4000 nuove unità destinate al potenziamento dei Centri per l’Impiego. Tutti – prosegue l’on. Sut – avranno un regolare contratto e c’è la volontà governativa di procedere in futuro alla loro stabilizzazione. La road map procede come previsto ed entro la primavera avremo la completezza dei dettagli operativi”.

Nei giorni scorsi l’on. Debora Serracchiani, ex governatrice del FVG ed ora deputata e capogruppo in commissione Lavoro alla Camera, replicando al ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi di Maio, che durante una diretta Facebook aveva detto che le Regioni “favoriscono le solite lobby, adesso pure sui navigator stanno facendo casino”, aveva dichiarato: “Di Maio non attacchi le Regioni e invece di continuare a chiacchierare su Facebook lavori, e  dimostri che sa far funzionare il reddito di cittadinanza. Se arrivano segnali di preoccupazione dalle Regioni, e anche a prescindere dal colore politico, un ministro ne tiene conto, risponde a tono e collabora con correttezza istituzionale. È semplicemente ridicolo parlare di lobby a proposito di assessori regionali che ogni giorno hanno a che fare con i bisogni dei cittadini, che vorranno vedere risultati, non chiacchiere. Accusare le Regioni perché vogliono capire come funzioneranno i navigator significa solo insultare gli amministratori locali, oppure è un modo per mettere le mani avanti”.

Questa la replica dell’on. Sut alle obiezioni dell’on. Serracchiani: “Stiamo lavorando alacremente e chi si lamenta dovrebbe chiedersi, piuttosto, perché non ha pensato di introdurre il reddito di cittadinanza quando era al governo del Friuli Venezia Giulia. Come in tutte le fasi transitorie che precedono l’avvio di una misura – conclude – si attraversa un momento di riorganizzazione interna che stiamo cercando di affrontare al meglio. Da parte del ministro Di Maio c’è la massima apertura per un dialogo fattivo con le Regioni, l’importante è che si remi tutti nella stessa direzione”.

Interviene anche il consigliere regionale Mauro Capozzella, a chiarimento del contesto friulano dove è ancora in vigore la MIA, Misura attiva di sostegno al reddito che viene tutt’oggi erogata per le domande in essere ad ottobre scorso e che “continuerà a sostenere i percettori fino a quando non entrerà in vigore il Reddito di Cittadinanza. Per chi non è in grado di lavorare – conclude Capozzella – si attiveranno i Servizi sociali, nell’ambito del piano di attuazione del patto di inclusione sociale”.

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