Riparte “AttivaGiovani”, programma di orientamento per i giovani che non studiano né lavorano

Trieste – Il fenomeno dei giovani NEET – “not in education, employment or training” (ovvero giovani che non vanno a scuola, non lavorano e non seguono corsi formativi) in Friuli Venezia Giulia, che nel 2017 era pari al 16,9 per cento della popolazione tra i 18 e i 30 anni, nel 2020 è sceso al 13,6%.

La media nazionale 2020 è del 23,3% e quella europea è pari al 12,5%. La nostra regione dunque si sta avvicinando ai livelli europei.

Per contrastare il fenomeno, anche per il 2022 la Regione FVG ha finanziato il programma “AttivaGiovani” nella cornice della legge regionale sulla famiglia, con una dotazione di 1,8 milioni di euro.

AttivaGiovani 2022 è stato presentato lunedì 7 febbraio dall’assessore alla Formazione, Lavoro e Famiglia Alessia Rosolen.

Nel progetto, che ha come capofila l’Enaip e il cui motto è “Attiva il tuo talento”, la Regione ha promosso l’unione in un’associazione temporanea d’impresa di 59 i soggetti tra enti formativi, associazioni culturali, enti di terzo settore, imprese, cluster, sodalizi datoriali ed enti pubblici.

Il fitto programma comprende corsi, visite aziendali e percorsi orientativi. I percorsi di coinvolgimento dei giovani sono distribuiti su 5 aree di riferimento (giuliana, isontina, udinese e bassa friulana, medio e alto Friuli, pordenonese) e hanno l’obiettivo, nell’orizzonte dell’Agenda 2030 e del Green Deal europeo, di mettere in contatto i giovani con imprese virtuose del territorio e di offrire loro contesti di apprendimento diversificati.

“Il nostro dato meno preoccupante rispetto a quello nazionale è dovuto alla qualità e alla quantità dei percorsi formativi proposti dall’Amministrazione regionale – ha rilevato l’assessore -. Ora con AttivaGiovani proponiamo uno strumento arricchito rispetto alla prima edizione 2017 che non consiste nella semplice offerta di corsi bensì in occasioni e scoperta di contesti che portano i giovani al centro dell’attenzione e ne catturano l’interesse”.

Come è stato ricordato nella conferenza stampa, non si tratta solo di ragazzi che non studiano e non lavorano tout court, ma anche di laureati che non hanno trovato la loro strada, di giovani che hanno cambiato più lavori o di under 30 che non hanno le idee chiare pur avendo avuto già esperienze di studio e di formazione.

Alla presentazione odierna hanno preso parte, in presenza e in remoto, numerosi rappresentanti dei soggetti coinvolti, del privato sociale e delle pubbliche amministrazioni, “a dimostrazione – ha concluso Rosolen – che sull’iniziativa l’interesse è alto e ampio”. Informazioni sono disponibili sul sito www.attivagiovani.fvg.it o scrivendo a info@attivagiovani.fvg.it

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