Scuole chiuse il 29 ottobre nei comuni più colpiti dal maltempo, ecco l’elenco

Palmanova – L’Unità di Crisi della Regione ha deciso di chiudere i plessi scolastici lunedì 29 ottobre nelle aree più colpite dal maltempo.

Dall’inizio della perturbazione sono caduti dai 200 ai 400 mm in Carnia, tra 80 e 200 nel Tarvisiano, tra 150 e i 300 mm sulle Prealpi Carniche, tra 80 e 250 sulle Prealpi Giulie.

Lunedì 29 ottobre, dalla mattinata e fino alla tarda serata, un secondo fronte interesserà la nostra regione.

Su pianura e costa si prevedono piogge intense ma intermittenti, sulla fascia pedemontana e sulla zona montana precipitazioni molto intense e persistenti, con quantitativi localmente superiori ai 300 mm in Carnia e sulle Prealpi Carniche. Sono probabili anche temporali. Soffierà Scirocco forte su tutte le zone, molto forte in serata con raffiche superiori ai 100 km orari.

La Protezione Civile, visto il perdurare del maltempo, invita i cittadini, soprattutto gli anziani, residenti nelle zone rosse, ovvero nell’Alto Pordenonese, in Carnia e nel Tarvisiano, a non muoversi dalle proprie abitazioni se non per assoluta necessità.

Avverte inoltre la popolazione di non soggiornare in prossimità di corsi d’acqua e ponti, che potrebbero costituire un serio pericolo per l’incolumità. Evitare anche i sottopassaggi, che in caso di alluvione sono molto pericolosi.

La decisione di chiudere le scuole è stata presa al termine della riunione svoltasi nel pomeriggio di domenica 28 ottobre a Palmanova nella sede della Protezione Civile, a seguito del maltempo che sta interessando particolarmente alcune aree della regione e che lunedì potrebbe riservare ulteriori peggioramenti. Alla riunione ha partecipato anche il presidente della Regione Massimiliano Fedriga.

“In questo momento la situazione è globalmente sotto controllo – ha detto il vicepresidente con delega alla Protezione civile, Riccardo Riccardi – e tutte le situazioni critiche sono monitorate dai tecnici della Protezione civile con il supporto dei volontari”.

Ciò che preoccupa è l’avvicinarsi di nuovi fenomeni meteorologici di intensità anche violenta che potranno concentrarsi su una zona limitata di territorio e in un periodo di tempo molto concentrato.

“Domani – sottolinea ancora Riccardi – la parte montuosa della nostra regione sarà colpita da nuovi fenomeni molto intensi la cui portata andrà a sommarsi a quanto già verificatisi oggi. Questo potrebbe provocare delle situazioni di criticità per le quali stiamo preparati ad intervenire. Manteniamo lo stato di allerta – conclude Riccardi – con le nostre forze sul campo coordinate dalla centrale di Palmanova”.

Questo l’elenco dei comuni del Pordenonese interessati dal possibile provvedimento di chiusura delle scuole che, in ogni caso, rimane a discrezione dei rispettivi sindaci (consultare il sito del proprio comune per maggiori informazioni):

Andreis, Arba, Aviano, Azzano Decimo, Barcis, Brugnera, Budoia, Caneva, Casarsa della Delizia, Cavasso Nuovo, Chions, Cimolais, Claut, Cordenons, Cordovado, Erto e Casso, Fanna, Fiume Veneto, Fontanafredda, Frisanco, Maniago, Meduno, Montereale Valcellina, Morsano al Tagliamento, Pasiano di Pordenone, Polcenigo, Porcia, Pordenone, Prata di Pordenone, Pravisdomini, Roveredo in Piano, Sacile, San Giorgio della Richinvelda, San Martino al Tagliamento, San Quirino, San Vito al Tagliamento, Sequals, Sesto al Reghena, Spilimbergo, Tramonti di Sopra, Tramonti di Sotto, Vajont, Valvasone Arzene, Vivaro, Zoppola, Castelnuovo del Friuli, Clauzetto, Pinzano al Tagliamento, Travesio e Vito d’Asio.

Ed ecco quelli in provincia di Udine:

Amaro, Ampezzo, Arta Terme, Attimis, Bordano, Cavazzo Carnico, Cercivento, Chiusaforte, Comeglians, Dogna, Drenchia, Enemonzo, Faedis, Forgaria nel Friuli, Forni Avoltri, Forni di Sopra, Forni di Sotto, Gemona del Friuli, Grimacco, Lauco, Lusevera, Malborghetto Valbruna, Moggio Udinese, Montenars, Nimis, Ovaro, Paluzza, Paularo, Pontebba, Prato Carnico, Preone, Pulfero, Ravascletto, Raveo, Resia, Resiutta, Rigolato, San Leonardo, San Pietro al Natisone, Sappada, Sauris, Savogna, Socchieve, Stregna, Sutrio, Taipana, Tarcento, Tarvisio, Tolmezzo, Torreano, Trasaghis, Treppo Ligosullo, Venzone, Verzegnis, Villa Santina e Zuglio.

A Pordenone il Comune, sentito il prefetto, ha deciso in via prudenziale di chiudere lunedì 29 e martedì 30 tutte le scuole di Pordenone di ogni ordine e grado, dagli asili nido alle superiori.

La decisione è stata assunta già nella serata di sabato durante il vertice del Centro operativo comunale a cui hanno preso parte il sindaco Alessandro Ciriani, gli assessori Emanuele Loperfido e Cristina Amirante e i referenti comunali della protezione civile.

In un primo momento sembrava che le scuole dovessero rimanere aperte, tanto che era partita sui social network una comunicazione del Comune in tal senso. Ma alla luce di un aggiornamento dell’ultimo minuto proveniente dalla sala della protezione civile sui flussi d’acqua, è stata assunta la decisione di chiusura.

“È un provvedimento ben ponderato di carattere preventivo – spiegano Ciriani e Loperfido – assunto sulla base di dati che indicano notevoli flussi d’aqua che giungono dal sistema delle dighe della montagna. Le notevoli pioggie cadute in questi giorni in montagna, unite al vento di scirocco, ci hanno suggerito questo provvedimento prcauzionale a tutela della comunità. Ci scusiamo per i disagi, ma il compito della protezione civile e del Comune è anche prevenire situazioni più spiacevoli”.

In serata il Comune si è immediatamente attivato con tutti i canali di comunicazione tra social, pannelli stradali, whatsapp per dare l’informazione della chiusura.

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