Sgomberato il varco 4 del Porto di Trieste. I manifestanti No Green pass si riversano in centro. Nuovi tafferugli. Le foto

Trieste – La Polizia ha iniziato lunedì 18 ottobre le operazioni di sgombero del presidio No Green pass al Varco 4 del Porto di Trieste. Lo avevano annunciato domenica sera le forze dell’ordine: per la domenica elettorale la scelta era stata quella di non turbare la situazione in città.

La protesta al porto era iniziata il 15 ottobre sulla scia della grande manifestazione dei No Green pass svoltasi nel capoluogo giuliano l’11 ottobre scorso.

La prefettura e l’Autorità Portuale hanno ritenuto non più tollerabile l’occupazione del varco 4. La liberazione del porto è stata invocata anche da Cgil, Cisl e Uil. Il rallentamento delle attività portuali è un rischio per l’attività economica, non solo cittadina, e per l’occupazione.

Da parte sua, il Coordinamento lavoratori portuali – dal quale si è dimesso il portavoce Stefano Puzzer – aveva ribadito la resistenza fino al 20 ottobre e il coordinamento no vax cittadino aveva annunciato di voler restare “a oltranza”.

Gruppi di attivisti hanno fatto resistenza passiva alla Polizia sedendosi per terra e cantando “gente come noi non molla mai”, poi gli agenti hanno azionato gli idranti. Sono stati sparati lacrimogeni, alcuni dei quali hanno raggiunto la strada di accesso ad una scuola ma senza conseguenze, fa sapere la Questura.

I manifestanti – circa 3 mila, riferisce la Polizia – si sono poi riversati in centro città ed hanno inscenato un sit in in piazza Unità d’Italia. Il corteo ha creato altri disagi in città, fermi camion e autobus di linea, varie corse soppresse a causa della mancanza di autisti assenti per mancanza del Green pass.

Nel corso dell’operazione di sgombero la Polizia di Stato ha deferito in stato di libertà alla locale Procura della Repubblica quattro persone per interruzione di pubblico servizio, invito a disobbedire alle leggi statali e violazione di quanto previsto dall’articolo 18 del TULPS relativo agli obblighi per i promotori di riunioni in luogo pubblico. Una quinta è stata denunciata per resistenza a pubblico ufficiale.

Al vaglio la posizione di altre persone analizzando i video e le riprese delle telecamere di videosorveglianza.

Tre i feriti – lievi fra le Forze dell’Ordine.

Anche se la polizia ha sgomberato l’area antistante il porto, l’attività dello scalo è rimasta ridotta.

Il Comitato lavoratori portuali Trieste ha emesso un nuovo comunicato:

“Il CLPT condanna con molta forza l’odierno pesante intervento delle forze dell’ordine con idranti, manganelli e lacrimogeni contro una pacifica folla di manifestanti al Varco IV del Porto di Trieste”.

“Una folla assolutamente pacifica, che in nessun momento aveva impedito il libero transito da e per il porto attraverso il Varco IV.
Ringrazia i portuali per aver dimostrato ancora una volta la loro immensa generosità ed il loro grande senso di responsabilità interponendosi tra le forze dell’ordine e la folla al fine di tutelare l’incolumità di tutti ed evitare il degenerare della situazione”.

“Il CLPT prende atto che il presidio è finito e conferma quanto espresso nel comunicato non rettificato del 16/10/2021.
Conseguentemente riafferma di non aver alcuna intenzione di recedere dalla battaglia contro l’infame decreto che impone ai lavoratori di pagare per poter lavorare”.

Nella serata sono ripresi tafferugli fra manifestanti e forze dell’ordine quando un gruppo di No green pass ha riguadagnato l’area portuale.

Galleria di foto a cura di Stefano Savini:

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