Trasporto pubblico locale, sciopero nazionale di venerdì 15 dicembre limitato a 9-13

Trieste – Il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti ha firmato l’ordinanza 198T: sciopero limitato alla fascia oraria 9:00-13:00.

Il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti ha firmato l’ordinanza 198T sullo sciopero nazionale dei trasporti proclamato da USB, Cobas, ADL, SGB e AL Cobas per venerdì 15 dicembre. L’ordinanza consente ai lavoratori del trasporto pubblico locale di scioperare unicamente tra le 9:00 e le 13:00.

La segreteria regionale Friuli Venezia Giulia dell’Unione Sindacale di Base aveva comunicato di aderire allo sciopero nazionale del trasporto pubblico locale proclamato per venerdì 15 dicembre.

Lo sciopero – inizialmente previsto per 24 ore, ora ridotto a 9-13 – interesserà sia il personale viaggiante che il personale tecnico e amministrativo.

Nella mattinata otrebbero verificarsi disagi ai servizi di trasporto e agli sportelli per il pubblico.

Saranno garantiti tutti i collegamenti tra le 6:00 e le 9:00.

Le motivazioni dello sciopero

L’incontro convocato oggi (ieri 12 dicembre, ndr) da parte del Ministro dei Trasporti Matteo Salvini con le Organizzazioni sindacali e le associazioni datoriali riguardo lo sciopero nazionale del trasporto pubblico locale previsto il 15 dicembre prossimo, si è concluso con un nulla di fatto.

Il ministro ci ha informato che, esattamente come fatto in occasione dello sciopero del 27 novembre, intende disporre delle presunte facoltà che la legge 146/90 gli darebbe per poter intervenire sugli scioperi: preannunciandoci così l’emissione di una ordinanza di restrizione a 4 ore, peraltro preavvisata da più di 10 giorni.

Per quanto ci riguarda USB, abbiamo ribadito con chiarezza come questo sciopero sia stato indetto rispettando alla lettera le procedure e la normativa sullo sciopero più restrittiva in Europa, come peraltro ribadito dalla stessa Commissione di Garanzia durante l’incontro tenuto in data odierna.

Non si può pertanto considerare applicabili le previsioni ex art. 8 della normativa che richiamano espressamente a un imminente e grave pregiudizio, trattandosi di astensione dal lavoro regolarmente indetta e preannunciata e con l’espressa garanzia dei servizi minimi garantiti dalla medesima legge.

Durante questo incontro, così come nell’ultimo, il Ministro non ha concretamente affrontato nel merito nessuna delle motivazioni poste alla base dello sciopero: aumenti salariali, stop agli appalti e alle privatizzazioni, interventi concreti sulla sicurezza. Le parti datoriali, invitate al tavolo, si sono limitate a respingere qualsiasi ipotesi di apertura del confronto con la nostra O/S.

Il diritto di sciopero è un diritto garantito dalla nostra Costituzione, rigidamente regolato in Italia dalla normativa più restrittiva di Europa, fondamentale strumento a disposizione dei lavoratori per difendere il proprio salario, i propri diritti ma anche per salvaguardare il livello di erogazione di un servizio pubblico essenziale per la cittadinanza nonché la sicurezza delle operazioni.

Per questo motivo non può essere attaccato da chiunque tantomeno da un ministro che è pure vice-premier nonché capo politico di un partito della maggioranza di governo.

A fronte all’evidente escalation messa in atto, USB Lavoro Privato ha comunicato direttamente a Salvini che provvederà a richiedere al TAR di competenza la sospensiva dell’ordinanza.

La gravità di quanto sta accadendo in queste ore è sotto gli occhi di tutti.

USB chiederà un incontro urgente alla Premier Meloni per capire se questa aggressione al diritto di sciopero è volontà comune di tutto il Governo.

Insieme ad altre forze politiche, movimenti sociali e studenteschi, abbiamo convocato d’urgenza una manifestazione a difesa del diritto di sciopero e contro l’arroganza del ministro che partirà venerdì 15 dicembre prossimo a Roma dalle ore 17.00 da Piazzale Aldo Moro per concludere sotto le finestre del ministero a Porta Pia.

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