Trieste Science+Fiction: la grande musica di Bollani sposa il cinema d’autore

Trieste – È stato un successo l’atteso concerto di Stefano Bollani venerdì 3 novembre al Politeama Rossetti di Trieste, un progetto curato assieme agli organizzatori del Festival Trieste Science+Fiction.

Il noto pianista e compositore ha dato fondo a tutto il suo talento unito all’improvvisazione, musicando alcune prime “visioni” delle origini.

La voce ancora non c’era, il montaggio non esisteva, il Cinema doveva ancora nascere. Il tocco soffice e magico di Bollani ha accompagnato il pubblico per oltre due ore in un viaggio video-musicale unico nel tempo, facendoci rivivere pellicole quali Voyage dans la Lune (1902), Voyage à travers l’impossible (1904) e Les quat’ cents farces du diable (1906) del maestro Georges Méliès, Voyage autour d’une étoile (1906) di Gaston Velle, e uno dei primissimi film italiani di fantascienza, Matrimonio interplanetario (1910) di Enrico Novelli.

A precedere il grande evento musicale la Cerimonia di consegna dell’Oscar del cinema fantastico europeo. Il Méliès d’Or per il miglior film è stato assegnato a Thelma di Joachim Trier (Norvegia). Il cortometraggio premiato è stato Expire di Magali Magistry (Francia). La giuria di quest’anno era composta da Jean-François Rauger (presidente), Beatrice Fiorentino e Fabrizio Liberti.

Il Méliès d’Or viene dato al miglior film e al miglior corto tra tutti quelli in concorso tenuti dai 16 festival membri della Federazione (che riunisce tutti i festival di questo genere in 11 paesi europei).

La giornata di sabato 4 novembre ha presentato proposte interessanti dedicate alla Natura e alla Scienza, come l’anteprima italiana Dusk Chorus, un’esperienza sensoriale registrata in Amazzonia, con la camera ma soprattutto l’orecchio, per ascoltare “la musica della Natura” e catturare “frammenti sonori in via di estinzione” (alle 14.30 al Teatro Miela).

Nel pomeriggio è stata la volta del film americano Rememory, un noir fantascientifico il cui soggetto è la memoria, il passato e il fantasma che lo perseguita (al Rossetti) e Il Senso della Bellezza. Arte e scienza al CERN (al Miela), per capire da vicino l’affanno dell’Uomo del terzo millennio nel suo tentativo di fotografare, studiare, ciò che è, ciò che siamo ma che non possiamo vedere né toccare.

Alle 20, al teatro Miela, un’anteprima mondiale del regista italiano S. Metastasio col suo Il guardiano di ghiaccio (2016). Per terminare la serata con tanta adrenalina e non dormire la notte, sempre al Miela, Veronica, dramma iberico terrificante; la storia si basa su un caso realmente accaduto e catalogato dalla polizia spagnola come inspiegabile e ancora oggi insoluto. Un film di P. Plaza, creatore della famosa serie REC.

Domenica è la sesta ed ultima giornata di questa kermesse internazionale dedicata al fantastico, alla Scienza, all’Uomo con le sue invenzioni. Da segnalare il film statunitense fuori concorso The Endless, un’opera inquietante che va a toccare un tema delicato come quello delle sette. La cerimonia di premiazione a partire dalle ore 21 al Politeama Rossetti.

Per informazioni: www.sciencefictionfestival.org

Daniele Benvenuti

 

 

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