Turismo lento: allo studio un “Registro della Rete dei cammini del Friuli Venezia Giulia”

Trieste – La Giunta regionale ha definito, in via preliminare, le procedure e le modalità per il riconoscimento dei cammini di interesse regionale, interregionale e transnazionale da inserire in un “Registro della Rete dei cammini del Friuli Venezia Giulia”.

Secondo la proposta, il “Registro dei cammini”, in formato digitale, sarà a cura di PromoTurismoFVG. I percorsi devono essere lineari e fruibili, sicuri, ben dotati di segnaletica, con tappe dotate di bagni pubblici e fontane e servizi di alloggio e ristorazione entro i 5 chilometri dal punto di arrivo o partenza della tappa.

Un soggetto pubblico o privato deve garantire la vigilanza del cammino, la sua manutenzione, la georeferenziazione, la descrizione di ogni tappa e il costante aggiornamento online sul sito di riferimento. Il gestore del cammino deve inoltre garantirne la fruibilità alle persone con disabilità e realizzare l’attività di promozione, informazione, comunicazione e animazione turistica per incentivarne il percorso.

“I cammini sono una risorsa turistica di sempre maggior richiamo e assolutamente congeniale alla ricchezza del nostro territorio regionale. Fissare criteri e requisiti era un passaggio necessario per garantire standard di sicurezza e di qualità a chi opta per un’esperienza di grande suggestione”, ha spiegato l’assessore regionale al Turismo Sergio Emidio Bini, il quale ha proposto la delibera, che fa seguito a una serie articoli approvati in legge di Stabilità 2021 su iniziativa consiliare.

(Foto Pixabay)

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