Tutti i nomi della Giunta Fedriga: Riccardi vicepresidente, Bini alle attività produttive

Trieste – Il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga ha indicato venerdì 18 maggio, nel corso di una conferenza stampa svoltasi nel salone di rappresentanza della Regione a Trieste, le deleghe assegnate ai dieci assessori che compongono la nuova Giunta regionale.
La squadra è composta da 10 assessori, di cui tre donne. Alle elezioni del 29 aprile Fedriga, con la coalizione di centrodestra, aveva ottenuto il 57,09% di preferenze.
Di seguito le cariche:

Riccardo Riccardi: vicepresidente con deleghe a Salute, Politiche sociali, Disabilità e Protezione civile
Sergio Emidio Bini: Attività produttive
Sebastiano Callari: Funzione pubblica e Semplificazione
Tiziana Gibelli: Cultura e Sport
Graziano Pizzimenti: Infrastrutture e Territorio
Pierpaolo Roberti: Autonomie locali, Sicurezza e Politiche comunitarie
Alessia Rosolen: Istruzione, Ricerca, Università, Lavoro, Formazione e Famiglia
Fabio Scoccimarro: Ambiente ed Energia
Stefano Zannier: Risorse agroalimentari e forestali
Barbara Zilli: Finanze e Patrimonio

“Le deleghe sono state assegnate in base alle competenze: sono convinto che sarà un’ottima Giunta, capace di lavorare per dare risposte agli impegni assunti con i cittadini” ha detto Fedriga.

Fedriga ha quindi chiarito di aver “puntato su nomi di qualità, e per questo ringrazio tutte le forze politiche che si sono messe a disposizione al fine di comporre la miglior squadra, perché ora la grande sfida è rimettere in piedi la nostra regione. Per farlo – ha precisato – ci servono impegno e professionalità sia da parte della Giunta che del Consiglio regionale”.

Il governatore ha quindi chiarito che manterrà per sé le deleghe agli Affari Internazionali e alla Montagna, oltre ai ruoli di commissario straordinario per la Ferriera di Servola, il Rischio idrogeologico e la Terza corsia della A4.

In merito alle minoranze linguistiche, Fedriga ha infine annunciato che la competenza potrebbe rimanere in capo alla Presidenza o all’assessore alle Autonomie locali.

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