Un ragazzo colpito indirettamente da un fulmine all’interno di una malga a Paluzza

Paluzza (Ud) – Un sedicenne residente a Trieste ma originario dell’est Europa è stato colpito dalla scarica di un fulmine poco dopo le 12 di sabato 6 agosto. Il giovane, che era assieme ai genitori, si era riparato all’interno della malga abbandonata che si incontra lungo la strada che collega malga Promosio al laghetto Avostanis, a causa di un violento temporale.

Proprio all’interno della Malga il giovane, appoggiato sul muro dell’ingresso, dove c’era una struttura in ferro, è stato sbalzato a terra a causa della scarica elettrica di un fulmine caduto nei pressi.

La Sala operativa regionale per le Emergenze sanitarie (Sores) ha allertato i soccorritori della stazione Forni Avoltri del Soccorso Alpino e quelli della Guardia di Finanza che si sono portati verso malga Pramosio sotto un violento temporale.

A prelevare il giovane è stato però l’elisoccorso regionale, che è riuscito a raggiungere la malga nonostante il forte temporale. Il giovane è stato portato all’ospedale di Udine. Le sue condizioni non sono preoccupanti.

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Quando scoppia un temporale con fulmini, fenomeno affascinante quanto estremamente pericoloso se ci si trova in montagna o in qualsiasi luogo aperto, occorre prendere le opportune precauzioni.

Il fulmine può causare gravi danni anche per folgorazione indiretta, dovuta alla dispersione della scarica che si trasmette fino ad alcune decine di metri dal punto principale che risulta colpito.

Se ci troviamo all’aperto è consigliabile mantenersi lontano da punti sporgenti ed appuntiti, come pali o alberi e non cercare riparo dalla pioggia sotto quest’ultimi, specie se d’alto fusto o comunque più elevati della vegetazione circostante.

Sarebbe opportuno evitare il contatto con oggetti dotati di buona conduttività elettrica nonché togliersi di dosso oggetti metallici e tenersi a debita distanza anche dai tralicci dell’alta tensione.

Nel caso in cui ci si trovi in un luogo privo di ripari, occorre accovacciarsi a piedi uniti, evitando di sdraiarsi o sedersi per terra, restando possibilmente a distanza di una decina di metri dalle altre persone che si trovano lì. Se possibile cercare riparo all’interno dell’automobile, con portiere e finestrini accuratamente chiusi e antenna della radio preferibilmente abbassata.

Qualora ci si trovi al mare, al lago o in prossimità di un fiume, uscire immediatamente dall’acqua e allontanarsi dalla riva, così come dal bordo di una piscina all’aperto; liberarsi di canne da pesca, ombrelloni e qualsiasi altro oggetto allungato ed appuntito.

Evitare qualsiasi contatto o vicinanza con l’acqua considerando che offrirebbe percorsi privilegiati alla diffusione delle cariche elettriche.

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