Varata la nuova giunta Fvg: 8 le conferme, due i nuovi ingressi. Opposizione già all’attacco

Fvg – Continuità amministrativa per Massimiliano Fedriga. Il riconfermato Governatore del Fvg ha, infatti, varato la sua seconda giunta, questa mattina, 20 aprile, a Trieste, confermando otto assessori uscenti sui dieci dell’esecutivo.

I due volti nuovi sono rappresentati dall’ex sindaco di Rivignano Teor, Mario Anzil, che gestirà Sport e Cultura, oltre al ruolo di vicegovernatore e dall’ex assessore di Pordenone Cristina Amirante che andrà alle Infrastrutture.

La squadra di Fratelli d’Italia è completata da Fabio Scoccimarro che resta ad Ambiente ed Energia, mentre Forza Italia mantiene la Salute affidata nuovamente, con la Protezione civile, a Riccardo Riccardi.

Tre sono gli assessori in quota Lega, tutti confermati: Barbara Zilli alle Finanze, Stefano Zannier alle Risorse agroalimentari e la Montagna e Sebastiano Callari al Demanio.

Altrettanti e confermati in giunta, quanto a deleghe, gli assessori della lista Fedriga. Si tratta di Sergio Emidio Bini alle Attività produttive e al Turismo, Alessia Rosolen al Lavoro, Istruzione e Famiglia e Pierpaolo Roberti alle Autonomie locali e alla Sicurezza.

La presidenza del Consiglio regionale è stata assegnata alla Lega ed è andata a Mauro Bordin, e la vicepresidenza alla lista Fedriga, con la conferma di Stefano Mazzolini.

Fedriga: nuova giunta all’insegna della continuità

“La nuova Giunta regionale, formata in brevissimo tempo, è all’insegna della continuità, grazie alla fiducia accordataci dai cittadini nell’ultima tornata elettorale a seguito di un’ottima azione amministrativa che non è stata di una persona ma di una squadra e che ora si avvale anche di due preziosi innesti”.

Questa la sintesi del governatore Massimiliano Fedriga alla presentazione a Trieste del Palazzo della Regione del nuovo Esecutivo del Friuli Venezia Giulia.

Fedriga ha annunciato di aver convocato per il giorno 26 aprile il nuovo Consiglio regionale, chiamato a eleggere il presidente dell’Assemblea, mentre la prima riunione di Giunta si terrà indicativamente il giorno 28.

Il governatore ha rivolto il suo in bocca al lupo agli assessori confermati e ai nuovi e ha ringraziato dirigenti, direzioni, funzionari e tutto il personale della Regione “perché nel lavoro svolto in questi cinque anni sono stati essenziali”.

Opposizione già all’attacco: il PD

“Prendiamo atto che non c’è stata nessuna novità nella composizione della giunta Fedriga bis. Un esecutivo che vede l’80 per cento degli assessori riconfermati, nelle stesse posizioni già ricoperte nei cinque anni precedenti, e per metà fatta di esterni e non eletti, la dice lunga su quale sarà l’azione politica della Regione”.

Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale del Pd Diego Moretti, commentando la composizione della Giunta regionale comunicata oggi dal presidente della Regione Fvg, Massimiliano Fedriga. Secondo Moretti, “questa è la riprova di come siano prevalsi ancora una volta giochi di spartizione interni ai partiti, anziché la volontà di mettersi in discussione e cercare un necessario cambiamento soprattutto in settori chiave, come la sanità, le autonomie locali o l’ambiente, dove sono rimaste sul tavolo troppe problematiche da risolvere”.

“Se per i nuovi assessori vedremo, per buona parte di quelli riconfermati il giudizio non può che restare il medesimo per gli scarsi o insoddisfacenti risultati: svilimento della sanità pubblica, assoluta mancanza di visione sulle autonomie locali, la totale marginalità dei temi ambientali nella politica regionale. Tre esempi di settori chiave – conclude l’esponente dem – dove la musica rimarrà con molta probabilità la stessa”.

Opposizione già all’attacco: Patto per l’Autonomia

“Prendiamo atto del fatto che il Presidente Fedriga ha scelto di proseguire in totale continuità con il primo mandato, confermando la quasi totalità degli assessori e delle deleghe attribuite in precedenza”. Così in una nota Massimo Moretuzzo, consigliere regionale del Patto per l’Autonomia e già candidato alla carica di Presidente della Regione, commenta l’annuncio della composizione della nuova Giunta regionale.

“Ci auguriamo – prosegue Moretuzzo – che, in misura maggiore rispetto alla precedente legislatura, il confronto della Giunta con il Consiglio regionale sia reale e costante, e riconosca all’Aula nelle sue diverse componenti il ruolo che a questa compete”.

A tal proposito il consigliere del Patto dettaglia alcuni degli ambiti che ritiene prioritari per il nuovo mandato di Fedriga: “Ci sono diversi temi urgenti – sottolinea Moretuzzo – sui quali sarà necessario un dibattito aperto e capace di entrare davvero nel merito delle questioni prioritarie che la nuova legislatura dovrà affrontare fin da subito: le criticità del sistema sanitario regionale, a partire dalla fuga del personale e delle liste d’attesa, le difficoltà dei Comuni rispetto all’erogazione dei servizi fondamentali a cittadini e imprese e alla capacità di spesa delle risorse disponibili, la necessità di mettere immediatamente in atto un piano di adattamento ai cambiamenti climatici ormai evidenti”.

“Su questi e sugli altri temi che sono stati oggetto delle nostre proposte durante la campagna elettorale – conclude il consigliere -, dal lavoro alla crisi demografica, dalla gestione dei flussi migratori alle politiche per la parità di genere, per citarne solo alcuni, faremo la nostra parte dai banchi dell’Opposizione, con un approccio costruttivo e leale, ma sicuramente molto deciso rispetto alle scelte che definiranno il futuro delle comunità del Friuli-Venezia Giulia”.

Opposizione già all’attacco: Open Sinistra FVG

“Le nomine di Fedriga non sono una sorpresa in entrambi i sensi. Non ci sorprendono e sono delle riconferme. Agli assessori vanno gli auguri di buon lavoro ma esprimo profonda delusione, soprattutto per la delega alla sanità e quella all’ambiente”. Lo scrive, in una nota, il consigliere regionale di Open Sinistra Fvg, Furio Honsell.

“La prima nomina – si legge ancora nel comunicato – aggraverà la situazione in sanità e peggiorerà ulteriormente il clima aziendale che ha fatto fuggire tanti professionisti dal settore pubblico. La seconda avrà come conseguenza l’assenza di programmi e strategie concrete per la sostenibilità e il contrasto ai mutamenti climatici”, conclude Honsell.

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