Vietato all’ex Imam di Pordenone di avvicinarsi all’Associazione Culturale islamica

Pordenone – Nella serata di mercoledì 15 gennaio gli agenti della D.I.G.O.S. della Questura di Pordenone hanno eseguito nei confronti dell’ex Imam di Pordenone, il 37enne cittadino egiziano Mohamed Abdelgawad Hosny Awadalla, la misura coercitiva del divieto di dimora nei locali dell’Associazione Culturale Islamica di Pordenone con sede in via De La Comina e nei luoghi siti a distanza inferiore a 500 metri dai predetti locali.

Il provvedimento, su segnalazione della D.I.G.O.S, è stato richiesto dalla locale Procura della Repubblica di Pordenone a seguito di una escalation di condotte antigiuridiche, concretizzatesi tra il mese di dicembre e l’inizio del 2020, condotte per le quali l’ex Imam è indagato in ordine ai reati di violenza privata, violazione di domicilio continuata e oltraggio a Pubblico Ufficiale.

Infatti, a seguito di condotte assunte nei confronti di alcuni fedeli in data 19 e 20 dicembre, l’Imam veniva dal comitato esecutivo dell’Associazione Culturale Islamica, dapprima sospeso per motivi disciplinari e definitivamente licenziato l’ultimo giorno dello scorso anno.

Ciò nonostante il 37enne cittadino egiziano poneva in essere tutta una serie di condotte arbitrariamente violative delle norme contestategli, situazione a fronte della quale più volte si rendeva necessario l’intervento di pattuglie delle Forze dell’Ordine al fine di evitare il degenerare della situazione.

Ancora lo scorso venerdì 3 gennaio, una cinquantina di fedelissimi dell’Imam avevano inscenato una protesta davanti all’ingresso dei locali dell’Associazione, chiedendo il reintegro dell’Imam.

Da qui gli accertamenti della D.I.G.O.S., con la conseguente segnalazione alla Procura della Repubblica, che ha quindi richiesto ed ottenuto la misura coercitiva disposta dal G.I.P. presso il Tribunale di Pordenone.

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