23 anni di reclusione per il giovane accusato di aver ucciso un 17enne nel gennaio 2022

Trieste – La Corte d’assise del Tribunale di Trieste, presieduta dal giudice Enzo Truncellito, con sentenza pronunciata il 30 giugno, ha condannato alla pena di 23 anni di reclusione Alì Kashim, il giovane accusato di aver ucciso il 17enne Robert Trajkovic la notte tra il 7 e 8 gennaio 2022 a Trieste.

La Corte ha riconosciuto l’aggravante dei futili motivi e ha concesso le circostanze attenuanti generiche.

Nella precedente udienza il pubblico ministero Lucia Baldovin aveva chiesto la condanna dell’ergastolo per Kashim e l’aggravante del futile motivo. Il movente, la gelosia per una ragazza contesa. “Era lucido, determinato, e sapeva esattamente cosa stava per fare – aveva dichiarato in aula il pm – da casa aveva portato il cordino con cui poi ha agito”.

L’imputato è stato condannato anche per occultamento di cadavere, per minacce nei confronti di un’altra persona offesa e per porto d’armi.

La notte tra il 7 e l’8 gennaio 2022 Robert Trajcovic era stato strangolato con un laccio nel sottoscala di una palazzina di via Rittmeyer dove alloggiava – in un b&b – l’ex ragazza di Kashim. Da poco il 17enne aveva infatti iniziato a frequentarla. Secondo quanto emerso, quella sera Kashim, poco più che ventenne, aveva atteso che Robert arrivasse per poi aggredirlo.

Alcune tracce di sangue trovate sul muro della scalinata dell’atrio del palazzo avevano permesso di ricostruire una colluttazione tra i due, finita con un laccio stretto alla gola dell’adolescente. Il corpo era stato trovato nel sottoscala, nascosto dietro a un materasso. Kashim, fermato dai carabinieri nelle ore successive all’omicidio, aveva confessato.

Momenti di rabbia, caos e proteste hanno seguito la lettura del dispositivo della sentenza. Anche all’esterno dell’aula della Corte d’assise la famiglia ha protestato con veemenza contro una decisione ritenuta troppo favorevole all’omicida.

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