Riapre Villa Manin con i nuovi percorsi multimediali e il paesaggio dei magredi

Passariano (Ud) – Riapre, dal 27 aprile, Villa Manin, con orario continuato 9-19, resta il giorno di chiusura il lunedì. Si potrà così usufruire delle nuove opportunità di avvicinamento alla villa realizzate dall’Erpac, Ente Regionale Patrimonio Culturale che, oltre a intraprendere interventi di conservazione e restauro del complesso monumentale, in questi mesi ha lavorato per offrire al pubblico percorsi multimediali per avvicinare il pubblico alla sua storia e ai personaggi che ne hanno percorso le stanze e i viali.

Inoltre è ancora allestita nella sala esposizioni della barchessa di levante, “Il paesaggio dei magredi”, a cura di Daniele Fantin e Guido Comis, visitabile con orario 15 – 19 (escluso sempre i lunedì).

Sempre per l’Erpac, riapre a Trieste, al Magazzino delle Idee, la mostra “Sandro Miller Malkovich Malkovich Malkovich! Homage to Photographic Masters”, visitabile fino al 16 maggio tutti i giorni dalle 10 alle 19.

Tra i percorsi multimediali allestiti a Villa Manin, nella scuderia, si potranno ammirare, ed ascoltare, i quattro quadri digitali raffiguranti ciascuno un personaggio che si lega alla storia della villa: il Doge Lodovico Manin e Napoleone Bonaparte, il padrone di casa e l’ingombrante ospite i cui nomi sono associati alla fine della Repubblica di Venezia, Maria Amalia di Sassonia che a Villa Manin sostò nel 1738, in occasione del viaggio che da Dresda la portò a Napoli dallo sposo Carlo di Borbone e un’umile serva, nata alla fine del Settecento proprio in una delle esedre.
Ognuno dei personaggi racconterà a quanti verranno a far loro visita la propria storia, ciò che li lega alla villa e che cosa essa ha rappresentato nella loro vita.

Inoltre, un tavolo tattile, un vero scrigno di informazioni, è stato posizionato nella sala della Stufa: l’imponente architettura del complesso monumentale potrà essere visitata con il solo tocco delle dita e osservata da ogni lato come fosse un plastico. Le tappe dell’evoluzione dell’architettura potranno essere ripercorse dalla metà del Seicento fino a quando, un secolo più tardi, essa assunse l’aspetto con cui la conosciamo ancora. Sfogliando le pagine del tavolo si potrà comprendere come mai una villa così imponente sia sorta, quasi per magia, proprio nel mezzo della campagna friulana, mentre nella sezione dedicata al parco si potrà riviverne la trasformazione da settecentesco quasi un tappeto delle meraviglie in forme geometriche in giardino romantico con simboli risorgimentali. Il tavolo non è dedicato solo all’architettura e al parco: una galleria di ritratti e di storie permette di conoscere i personaggi celebri che, a volte ospiti graditi, più spesso conquistatori attratti dal fascino della villa, nei secoli si sono fermati a Passariano.

Il nuovo percorso multimediale rappresenta un’ulteriore occasione di approfondimento della storia e dell’arte di Villa Manin dopo la presentazione, a settembre scorso, delle audioguide della villa a cura del Lions Club Medio Tagliamento, in collaborazione con Erpac.

Per rendere la visita alla villa interessante e godibile anche per il pubblico ipovedente o non vedente sono state ora predisposte anche le prime tappe di un’audioguida apposita, realizzata grazie alla collaborazione con il Rotary Club. L’audioguida, che sarà presentata il 10 marzo, propone descrizioni puntuali e soste tattili, così da permettere ai visitatori con difficoltà visive di percepire la natura degli ambienti, dei materiali, dei manufatti di Villa Manin.

Infine la mostra, ospitata nella sala esposizioni della barchessa di levante, Il paesaggio dei magredi, a cura di Daniele Fantin e Guido Comis, è visitabile con orario 15 – 19 (escluso sempre i lunedì). Attraverso cinquanta immagini catturate dall’occhio di fotografi friulani l’esposizione racconta un luogo della regione dove elementi naturali e artificiali – praterie e garitte, greti e viadotti, fiumi e canali – concorrono a definire un panorama geometrico, scabro e severo, dal fascino straordinario. Gli autori degli scatti sono Samantha Banetta, Antonio Cordenons, Elisa Cozzarini, Stefano Fabian e Silvio Vicenzi. In mostra sono presentate anche fotografie aeree di Roberto Pizzuti e Stefano Zanini e immagini documentarie dello studio di ingegneria D’Orlando Engineering S.r.l. di Udine che ha realizzato il viadotto sul Torrente Meduna lungo la S.P. 23 di Tauriano.

Nell’ambito della mostra è possibile vedere (in versione ridotta) il documentario: “Life Magredi Grasslands” per la regia di Roberta Cortella, prodotto dalla Direzione centrale risorse agroalimentari, forestali e ittiche, Servizio biodiversità della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia che negli ultimi anni ha curato importanti progetti di tutela e recupero ambientale dei magredi.

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