Approvata la manovra di assestamento estivo del bilancio regionale, oltre un miliardo di euro

Trieste – La prima manovra di assestamento estivo di bilancio della XIII legislatura della Regione Friuli Venezia Giulia è stata approvata a maggioranza, dopo tre giorni di intense attività nell’emiciclo di piazza Oberdan a Trieste, confermando una disponibilità di risorse finanziarie senza precedenti: un budget di un miliardo, 79 milioni e 570mila euro.

Alle 2.55 di notte, il Consiglio regionale presieduto da Mauro Bordin ha dunque approvato a maggioranza, con le Opposizioni compatte nell’esprimere una posizione contraria, i disegni di legge 5 “Rendiconto generale della Regione autonoma Fvg per l’esercizio finanziario 2022” e 6 “Assestamento del bilancio per gli anni 2023-25”, nonché il Documento di economia e finanza regionale 2024 (Defr).

Prima del voto conclusivo, giunto al termine dei lavori dell’Aula (iniziati alle 10 di giovedì e proseguiti a oltranza come da programmi), sono stati accolti 49 (13 con riformulazione) dei 65 ordini del giorno presentati dai consiglieri (4 quelli ritirati).

Minoranza compatta nel voto contrario

In sede di dichiarazioni di voto, tutti i relatori per la Minoranza hanno espresso la loro ferma contrarietà nei confronti del provvedimento normativo, contestando il mancato accoglimento delle loro istanze.

Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) ha lamentato “scarsa disponibilità da parte della Maggioranza che ha esercitato la sua schiacciante forza numerica in modo autoritario. Archiviamo una dispersione di enormi risorse in tantissimi rivoli, senza un piano strategico per affrontare un futuro che richiede profondi cambiamenti”.

Il capogruppo Massimo Moretuzzo (Patto per l’Autonomia-Civica Fvg) ha evidenziato “il confronto serio e reale su svariate questioni, al di là delle diversità di vedute. Tuttavia, noi abbiamo tenuto un atteggiamento costruttivo senza strumentalizzare, ma non c’è stato alcun accoglimento e il giudizio rimane perciò negativo”.

Serena Pellegrino (Alleanza Verdi Sinistra) ha invece rimarcato come “con una cifra così alta avreste potuto fare rivoluzioni, invece avete manifestato mancanza di creatività. Sono state bocciate tutte le proposte a favore di una società più equa e per dare un segnale ai cittadini che si aspettano da noi maturità politica. Ci auguriamo un cambio di passo: se si chiede collaborazione, sono necessarie aperture”.

La pentastellata Rosaria Capozzi (M5S) ha aggiunto che “le nostre non erano proposte ideologiche. Tuttavia, è mancata una dialettica costruttiva e avete alzato barricate. Una manovra così ricca avrebbe dovuto dare risposte”.

Il dem Andrea Carli, infine, ha ironizzato “sul mancato accoglimento di emendamenti che erano frutto di grande lavoro e di un’elaborazione di pensiero per migliorare una manovra di assestamento dalla larghissima disponibilità finanziaria che, altresì, non risolve un gran numero di problemi importanti”.

Soddisfatta la Maggioranza

Alessandro Basso (FdI) ha quindi preso la parola “a nome dell’intera Maggioranza. Abbiamo raggiunto un grado di maturità e di consapevolezza che consentono una continuità di governo funzionale per la continuità delle misure e una coerenza tra atti finanziari. Abbiamo lavorato per creare una regione migliore”.

Di seguito, l’assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli, ha spiegato che il provvedimento costituisce il frutto “di un lavoro che arriva da lontano. Non abbiamo bisogno di fare rivoluzioni, né di essere arroganti”.

Il governatore Fvg, Massimiliano Fedriga, ha infine concluso le attività manifestando l’auspicio “che questo modo di procedere possa consolidarsi nei prossimi anni, perché abbiamo la responsabilità di proseguire lungo un percorso che offre risposte importanti a cittadini, imprese e comunità della regione. Dobbiamo portare avanti con umiltà queste politiche per continuare a costruire un Fvg migliore di quello trovato nel 2018”.

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