Colpi d’arma da fuoco contro la casa del giornalista del Gazzettino Ario Gervasutti

Padova – Cinque colpi di pistola sono stati esplosi la notte tra il 15 ed il 16 luglio da sconosciuti contro l’abitazione del giornalista Ario Gervasutti, ex direttore de Il Giornale di Vicenza, ora nell’ufficio centrale del Il Gazzettino.

Tre dei cinque proiettili si sono conficcati nella camera del figlio. Nessuno è rimasto ferito. L’abitazione, una bifamiliare, si trova nell’immediata periferia della città, a Chiesanuova. Il fatto è avvenuto poco prima delle 2. Sul posto i carabinieri di Padova.

Il giornalista stava dormendo assieme a sua moglie e ai suoi due figli quando è stato svegliato di soprassalto dai colpi secchi di pistola. Cinque in tutto.

I proiettili hanno bucato le tapparelle della camera di uno dei figli, infranto il vetro della finestra e si sono conficcati sul muro. Nessuno, per fortuna, è rimasto ferito. Nonostante lo choc, Gervasutti ha chiamato il 112.

I carabinieri hanno esaminato l’area, alla ricerca di tracce che possono chiarire come ha agito l’attentatore. Il giornalista e la famiglia sono sentiti dell’Arma per comprenderne, tra l’altro, il movente. Gervasutti avrebbe escluso di aver ricevuto minacce.

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha espresso la propria solidarietà a Gervasutti, esprimendo l’impegno a fare chiarezza sull’accaduto e individuare i responsabili.

“È un episodio gravissimo, che va condannato senza se e senza ma, acuito dal fatto che la minaccia contro un giornalista significa di conseguenza un attacco contro opinioni ed idee. La mia piena e completa solidarietà al cronista Ario Gervasutti e naturalmente alla sua famiglia”, è il commento del presidente del Veneto Luca Zaia su quanto accaduto al giornalista.

Un messaggio congiunto è stato inviato anche da Assostampa Fvg, Fnsi, Sindacato e Ordine giornalisti del Veneto, CdR del Gazzettino, che esprimono “piena solidarietà al collega Ario Gervasutti, che nella notte a Padova ha subito un attentato criminale, vile e inquietante”.

“Quei cinque colpi di pistola contro la casa di Gervasutti, friulano di nascita, già direttore del Giornale di Vicenza e ora nell’ufficio centrale del Gazzettino – scrivono le Associazioni – rappresentano un attacco gravissimo non solo a un giornalista ma a tutta la categoria che da tempo è nel mirino di chi vuole impedire la libertà di informazione”.

“Fnsi, Sindacato e Ordine giornalisti del Veneto, CdR del Gazzettino e Assostampa Fvg sono al fianco del collega e della sua famiglia e confidano nel lavoro delle forze dell’ordine per individuare al più presto i responsabili di un gesto criminale che dimostra come le minacce e le aggressioni ai giornalisti riguardano purtroppo tutte le parti del Paese”.

 

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