Fase 2, i medici di famiglia ammoniscono: si va negli ambulatori solo se necessario e su appuntamento

FVG – Le misure per evitare il diffondersi di contagi sono condivise dalla Federazione Italiana medici di medicina generale (FIMMG) e dalla Società italiana di medicina generale (SIMG), che fin dall’avvio della cosiddetta “Fase 2” hanno messo in guardia dalla ripresa del via vai di pazienti negli studi medici.

In tale proposito l’Ordine dei Medici di Udine ha già lanciato un allarme: “Se si va avanti così, fra dieci giorni precipiteremo nuovamente nel pieno dell’emergenza sanitaria”.

“Gli studi dei medici di Medicina generale sono stati letteralmente presi d’assalto”, riferisce l’Ordine.

“Non si può andare dal medico di base senza appuntamento e senza preventivo triage telefonico” ammonisce il Presidente della sezione di Udine, Maurizio Rocco.

L’Ordine dei Medici ribadisce che le norme non sono cambiate, che la Fase 2 non è affatto sinonimo di fuori tutti. Oltre all’obbligo del mantenimento del distanziamento sociale ed al divieto di assembramento è ancora vietato uscire da casa in presenza di alterazione febbrile, tosse, mal di gola e manifestazioni associate. In questi casi è proibito andare dal proprio medico come pure è proibito presentarsi in Pronto soccorso, bisogna prima telefonare e seguire le istruzioni che vengono fornite.

“La gente non ha capito che non osservando scrupolosamente le regole indicate si sta rischiando la salute propria, quella degli altri e la tenuta del sistema sanitario”, conclude la nota della sezione udinese dell’Ordine.

Le organizzazioni dei sanitari ricordano che per  la sicurezza di medici e pazienti e nel rispetto del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 26 aprile 2020, per evitare il rischio di contagio gli accessi liberi in studio sono sospesi e quelli strettamente necessari sono così regolamentati:

  1. Le visite in studio devono essere concordate con il medico telefonicamente.
  2. Tutte le ricette devono essere richieste per telefono e sono inviate con mezzi telematici.
  3. I consulti di vario genere si svolgono sempre per via telefonica.
  4. È permesso l’ingresso di un solo paziente alla volta in ambulatorio, previo appuntamento, solo se dotato di mascherina in base all’Art. 3 comma 2 Dpcm 26 marzo 2020.
  5. È assolutamente vietato uscire di casa e recarsi in ambulatorio o in ospedale in presenza di febbre e sintomi respiratori così come stabilito dall’Art. 1 comma 1b Dpcm 26 marzo 2020.In caso di sintomi compatibili con il Covid-19 (alterazione febbrile, tosse, mal di gola e manifestazioni associate) o dubbi in proposito, occorre restare in casa, non recarsi al pronto soccorso o presso gli studi medici ma chiamare al telefono il proprio medico di famiglia, il pediatra o la guardia medica oppure chiamare il numero verde regionale 800 500 300.
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