“Il figlio” di Florian Zeller testo toccante e avvincente al Politeama Rossetti

Trieste – Va in scena solo lunedì 13 e martedì 14 febbraio al Politeama Rossetti, per la stagione di Prosa del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, “Il figlio” di Florian Zeller, un testo toccante, vero e avvincente interpretato da Cesare Bocci, Galatea Ranzi, e Giulio Pranno, Marta Gastini diretti da Piero Maccarinelli.

Nella generazione dei quarantenni, Florian Zeller brilla fra i più accreditati drammaturghi europei. Parigino, anche regista e sceneggiatore, racconta la contemporaneità attraverso una scrittura semplice, ma profondamente incisiva, e maneggiando con proprietà sia lo humour più acceso sia le architetture dell’introspezione e dell’emozione, come accade nella trilogia di cui fa parte “Il figlio”.

Dopo aver riscosso successo firmando qualche stagione fa “Il padre” con Alessandro Haber nel ruolo del titolo, il regista Piero Maccarinelli ritorna a Zeller con “Il figlio”.

Il testo – candidato a sei premi Molière, successo teatrale a Londra e New York, e che proprio in questi giorni è presentato anche in Italia nella sua versione cinematografica con Hugh Jackman, Laura Dern e Vanessa Kirby – racconta con sottigliezza e tensione le incomprensioni generazionali, gli egoismi, l’incomunicabilità nella famiglia di Nicola, attorno alla cui dolorosa adolescenza tutto ruota.

Eccellente il cast, a partire da Cesare Bocci e Galatea Ranzi: attori raffinati ed empatici che rendono palpitante la bella prosa di Zeller e scavano nel cuore di qualsiasi genitore di adolescente sia seduto in platea. Ma lo spettacolo diviene anche uno specchio importante per i giovani che si riconoscono nel mal d’anima di Nicola, personaggio cui dà vita in modo molto convincente un giovane volto noto del cinema e delle fiction come Giulio Pranno.

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