Il tesoro della banda dei rapinatori albanesi: ritrovati chili di gioielli e un revolver

Pordenone – Proseguono le indagini della Polizia di Stato di Pordenone nei confronti della banda di albanesi specializzata nei furti ai danni di ville ed abitazioni del Nord-Est, che nel periodo novembre 2018 – febbraio 2019 ha commesso 66 furti aggravati nelle abitazioni, impossessandosi di gioielli, preziosi, orologi , denaro contante ed armi da sparo.

Nel pomeriggio di mercoledì 22 maggio gli agenti hanno individuato alcuni nascondigli utilizzati dalla banda, rinvenendo e sequestrando oltre 1,3 chili di gioelli per un valore di circa 1 milione di euro, un revolver ed un cassaforte con all’interno munizioni.

Gli agenti della Squadra Mobile di Pordenone, coadiuvati da un team di sommozzatori della Polizia di Stato provenienti dalla Questura di Venezia, ripercorrendo investigativamente le risultanze acquisite nel corso dell’indagine, hanno scandagliato un’area boschiva attraversata da un torrente situata tra Conegliano (Tv) e Sacile (Pn).

Qui i poliziotti hanno scavato in alcuni punti individuando i nascondigli dove la banda di ladri aveva nascosto sotto terra 1,3 kg di gioielli per un valore di circa 1 milione di euro ed un revolver marca Smith & Wesson calibro 38 special, mentre i sommozzatori della Polizia di Stato hanno recuperato dal torrente una cassaforte squarciata sul retro con ancora all’interno munizionamento calibro 38 Special. La cassaforte, il revolver e le munizioni sono il provento del furto perpetrato 21 gennaio 2019 a Sacile (Pn) in via Giardini.

Le indagini ora proseguono al fine di individuare i legittimi proprietari dei beni rubati durante le altre rapine commesse nelle province di Pordenone, Treviso e Belluno, oltre ai 66 furti già accertati e contestati alla banda criminale.

Tra febbraio ed aprile la Squadra Mobile ha dato esecuzione a tre provvedimenti restrittivi in carcere disposti dall’autorità giudiziaria pordenonese nei confronti di altrettanti cittadini albanesi, pluripregiudicati per reati specifici contro il patrimonio, responsabili di 66 furti aggravati in ville ed abitazioni, oltre che di numerosi altri reati predatori della stessa specie, in fase di riscontro e riconducibili allo stesso gruppo criminale, tutti commessi ad iniziare dallo scorso periodo prenatalizio, principalmente nelle Province di Pordenone e Treviso.

La Polizia ha dato un duro colpo alla banda, costituita da cittadini albanesi, gravati da precedenti specifici, specializzati nei furti in abitazione con sottrazione di casseforti ed armadi blindati, aventi la loro base logistica in due appartamenti rispettivamente ubicati a Conegliano Veneto (Tv) e Treviso, luoghi dove materialmente, utilizzando dei flessibili, scardinavano i forzieri sottratti dalle case, impossessandosi del contenuto.

Già accertati in circa 2 milioni di euro gli illeciti introiti tra denaro contante, gioielli, orologi, lingotti in oro, oltre a pistole e munizioni nella disponibilità degli arrestati, pronti ad utilizzarle anche nel corso dei loro raid serali e notturni nelle abitazioni. Individuato inoltre un flusso di tali beni illeciti trasferiti verso l’Albania, con reinvestimento e riciclaggio in quello Stato.

Restituiti ai legittimi proprietari numerosi gioielli, per un valore di centinaia di migliaia di euro,  riconosciuti dalle vittime dei furti, come quelli sottratti durante la commissione dei colpi nelle loro abitazioni.

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