Individuato l’hacker no vax che aveva fatto intrusione nella seduta online del Consiglio comunale di Trieste

Trieste – La Polizia Postale del Friuli Venezia Giulia e la Digos di Trieste, in collaborazione con il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Puglia e la Digos di Lecce, hanno individuato e denunciato un hacker, di 33 anni, di origine toscana, residente in Puglia, per l’attacco al Consiglio Comunale di Trieste avvenuto il 15 febbraio di quest’anno.

Quel giorno ignoti si erano introdotti nel corso della seduta che si stava svolgendo interamente online, facendo apparire il logo del movimento ‘V_V’ al posto delle webcam di alcuni consiglieri e bombardando la chat, utilizzata per regolare i lavori, con frasi provocatorie e diffamanti dal contenuto no-vax e no-green pass.

Erano state diffuse 29.000 parole diffamatorie pubblicate sulla chat, nei circa 1000 post inseriti dall’intruso nel giro di quattro minuti e i lavori del Consiglio erano ripresi un’ora dopo. L’hacker faceva figurare le proprie connessioni come provenienti da ogni parte del mondo, da città come Los Angeles o New York.

L’uomo è stato sottoposto a perquisizione domiciliare e informatica; nella sua abitazione sono state trovate maschere antigas, magliette e adesivi con il logo V_V, ricevitore in radiofrequenza ma anche bombolette spray di colore rosso.

Alla vista della Polizia, l’uomo ha lanciato il reset del proprio cellulare, nel tentativo di cancellare ogni traccia a suo carico.

Secondo gli investigatori, l’azione avrebbe potuto ridare adito a situazioni critiche e tese dal punto di vista dell’ordine pubblico in una città “simbolo” delle proteste dei movimenti no-vax e no green-pass.

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