Non ti pagano? Arriva Serenella, il fondo paracadute della Camera di Commercio per le imprese

Pordenone – È stato presentato venerdì 5 maggio in una conferenza stampa presso la Camera di Commercio di Pordenone Serenella, fondo per la concessione ed erogazione di finanziamenti agevolati ad imprese in una situazione di potenziale crisi di liquidità a causa dei mancati pagamenti da parte di imprese debitrici.

Secondo il Presidente di CCIAA, Giovanni Pavan, si tratta di un “tassello importante perché è ben vero che la nostra economia sta restituendo segnali positivi e che pertanto la tendenza sembra essere cambiata, ma è altrettanto vero che ci sono imprese, e non sono poche, che si trovano ancora in mezzo al guado”.

I soggetti beneficiari sono micro, piccole e medie imprese che si trovano in situazione di potenziale crisi di liquidità a causa dei mancati pagamenti da parte di imprese debitrici o risultano parti offese in un procedimento penale a carico delle imprese debitrici in corso alla data del 1° gennaio 2016 per i dei delitti di cui agli art. 629 (estorsione), 640 (truffa), 641 (insolvenza fraudolenta) del codice penale e di cui all’art. 2621 del codice civile (false comunicazioni sociali).

I requisiti soggettivi riguardano una serie di fattispecie:

– imprese che presentano una situazione di potenziale crisi di liquidità a causa di mancati pagamenti da parte delle imprese debitrici, ovvero presentano un rapporto non inferiore al 20% tra l’ammontare dei crediti non incassati nei confronti delle imprese debitrici e il totale dei “Crediti verso clienti” di cui alla lettera C) II – 1) dell’art. 2424 cc;

– sono regolarmente costituite e iscritte nel registro delle imprese;

– risultano nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in stato di scioglimento o liquidazione e non sono sottoposte a procedure concorsuali. Ogni PMI, è stato detto, può presentare al MiSE una sola domanda attestante che la stessa è parte offesa in un procedimento penale a carico dell’impresa debitrice in corso al 1° gennaio 2016 (nell’apposita sezione “Finanziamenti agevolati a PMI vittime di mancati pagamenti” del sito internet del Ministero – www.mise.gov.it).

Il finanziamento viene erogato con provvedimento del MiSE entro sessanta giorni dalla ricezione della domanda ed è erogato in un’unica soluzione condizionata alla verifica da parte del Ministero della regolarità contributiva, così come risultante dal documento unico di regolarità contributiva (DURC) rimborso al Ministero le rate del finanziamento agevolato secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate.

Proponendo la genesi del provvedimento il deputato al Parlamento del PD, Giorgio Zanin, oltre ad aver parlato di esempio di buona politica e di mobilitazione virtuosa, ha spiegato di aver sentito nel 2015 “il dovere di sostenere la causa promossa da Serenella Antoniazzi, imprenditrice di Concordia Sagittaria (VE) che nel suo libro-testimonianza “Io non voglio fallire” racconta la storia della sua azienda, che è anche storia della sua famiglia e dei lavoratori coinvolti.

“Sulla base di stimoli convergenti da parte di numerosi deputati che hanno ascoltato l’appello di Serenella Antoniazzi, il Governo, con l’interfaccia del sottosegretario Baretta – ha detto ancora Zanin – ha approvato con la legge di stabilità l’istituzione presso il Ministero dello Sviluppo Economico, di un fondo per il credito alle aziende vittime di mancati pagamenti, con una dotazione di 10 milioni di euro per il triennio 2016-2018”. Zanin ha quindi sottolineato la necessità di “far conoscere in modo diffuso alle aziende l’opportunità del fondo. Non va dimenticato infatti che molti imprenditori per motivi di orgoglio e dignità soffrono spesso in modo silenzioso e nascosto”.

Arturo Pellizzon – segretario provinciale della Cisl – ha plaudito all’iniziativa perché, ha aggiunto, “il nostro desiderio è evidentemente che l’impresa stia bene”.

Ricordando il record di fallimenti in provincia nel 2013, Zanin ha auspicato, assieme al rappresentante sindacale Roberto Zaami, segretario provinciale della UIL, una riforma legislativa capace di non far finire nel tunnel dei mancati pagamenti non solo l’impresa ma anche tutti gli altri portatori di interessi, compresi i dipendenti delle aziende in difficoltà.

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