Protezione della fauna selvatica, intensa attività della Guardia forestale. Un agente ferito da un cacciatore

Udine – Protezione della fauna selvatica: i servizi di vigilanza dell’ambiente del Noava (Nucleo Operativo per l’Attività di Vigilanza Ambientale), che si svolgono sull’intero territorio regionale, nei giorni scorsi hanno portato alla formulazione di notizie di reato e alla contestazione di numerose sanzioni amministrative, con l’obiettivo di contenere comportamenti illeciti, che possono danneggiare l’integrità del patrimonio faunistico del Friuli Venezia Giulia.

Uccellagione

In Comune di San Giovanni al Natisone, gli uomini del CFR hanno sorpreso una persona che stava impiegando mezzi non consentiti per la cattura dell’avifauna, mentre a Martignacco un cacciatore è stato sorpreso mentre utilizzava un richiamo acustico a funzionamento elettrico-elettromeccanico, non consentito per la caccia.

Nel Tarcentino, una persona è stata denunciata perché deteneva abusivamente fauna particolarmente protetta, mentre un residente a San Leonardo è stato denunciato per furto aggravato avendo esercitato illegalmente l’uccellagione, a cui si aggiunge la detenzione di esemplari di fauna particolarmente protetta e l’utilizzo diun richiamo acustico a funzionamento elettrico-elettromeccanico non consentito.

Ferito da una fucilata un operatore del Corpo forestale

Nel corso di attività antibracconaggio nel territorio di Aquileia, un cacciatore è stato denunciato per lesioni colpose poiché con un colpo di fucile ha ferito seriamente un operatore del Corpo forestale regionale violando le norme sulla caccia: utilizzava un visore notturno, non consentito per tale attività.

Sequestro di fucili

Di recente, cinque cacciatori sono stati denunciati perché, in concorso tra loro, hanno abbattuto specie avicole non consentite, ovvero per avere abbattuto alcuni esemplari nel periodo di divieto. L’attività di controllo ha portato al sequestro di 2 fucili, numerose munizioni e degli animali abbattuti illegalmente.

Caccia abusiva

Il personale forestale ha inoltre contestato numerose violazioni amministrative, tra le quali la caccia abusiva in riserva, omesse annotazioni sul tesserino venatorio regionale, la caccia senza licenza, la detenzione di reti e/o di trappole, la caccia in orario non consentito, la detenzione abusiva di fauna migratoria, la caccia in prossimità di immobili, il mancato rispetto delle dimensioni delle gabbie, la raccolta di chiocciole in periodo di divieto e l’omessa esibizione della selvaggina abbattuta.

Segnalare le reti per l’uccellagione

Le attività di accertamento sono state possibili non solo per l’impegno e la presenza del CFR sul territorio, ma anche grazie alla collaborazione di persone sensibili alla tutela della fauna selvatica e, più in generale, sulla salvaguardia dell’ambiente naturale e sul rispetto della legalità.

A tale proposito, il CFR invita chiunque si imbattesse in reti per uccellagione, tagliole o altri oggetti per la cattura di fauna selvatica, ad allontanarsi immediatamente senza correre rischi, a non lasciare segni di presenza e a contattare con tempestività la Stazione forestale competente per territorio, oppure il NOAVA (tel. 0432-660092 e-mail: noava.cfr@regione.fvg.it), fornendo gli elementi utili per l’individuazione del sito.

Tutte le segnalazioni che pervengono agli uffici del CFR, con priorità per quelle più puntuali e documentate, sono verificate nella loro attendibilità con gli opportuni riscontri per poter fronteggiare immediatamente i comportamenti illeciti.

Tra le attività svolte dal Corpo forestale regionale (CFR), quelle del Noava, il Nucleo Operativo per l’Attività di Vigilanza Ambientale, espletate assieme alle Stazioni forestali, accanto alla sorveglianza sul territorio e al monitoraggio della fauna selvatica prevedono l’azione volta a tutelare il patrimonio naturale e faunistico.

Tra esse rientra anche la vigilanza sull’attività venatoria e la prevenzione del bracconaggio, fenomeni sui quali spetta al CFR vigilare e indagare affinchè siano rispettate le normative esistenti, a salvaguardia di un patrimonio che fa parte delle ricchezze dell’intera comunità.

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