Raffica di incidenti in montagna, Soccorso Alpino impegnato dal mattino fino a notte

FVG – Raffica di incidenti in montagna martedì 17 agosto dal mattino fino a notte. Il Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) del Friuli Venezia Giulia è stato impegnato in numerosi soccorsi a Forni Avoltri, Forni di Sopra, Sella Nevea, Pontebba e Sappada.

Forni Avoltri
Alle 21.30 del 17 agosto la stazione di Forni Avoltri è stata chiamata ad andare incontro a due persone che scendevano dal Rifugio Marinelli al Rifugio Tolazzi una delle quali affetta dal morbo di Parkinson, che non riusciva a proseguire. L’intervento si è concluso alle 22.30.

Forni di Sopra
La stazione di Forni di Sopra è stata allertata dalla Sores alle 22.30 a seguito della richiesta da parte di una famiglia di italiani residenti a Londra, C. Z. (cognome) del 1974 e G. (nome) d. V. (cognome) con due bambine di 8 e 11 anni che si trovava in difficoltà e al buio su un tratto attrezzato del sentiero Cai 348 che scende dal Valò dei Cadorini nei monti di Tor (Dolomiti Friulane). La famiglia in vacanza in Cadore, aveva intrapreso il lungo sentiero attrezzato “Olivato” che dal Passo della Mauria sale al bivacco Vaccari e poi alla Forca del Cridola a quota 2500 metri. Al ritorno si sono attardati e sono stati colti dal buio e dalla stanchezza e così, in corrispondenza del tratto attrezzato, si sono fermati e hanno chiesto aiuto al Nue112. Tre tecnici del Soccorso Alpino di Forni di Sopra hanno rintracciato i dispersi verso le 23.30 partendo dal versante fornese: stavano tutti bene anche se le bambine erano molto spaventate e infreddolite. La famiglia è stata assicurata con le corde nei tratti più impervi e riaccompagnata a Passo della Mauria a quota 1300. Hanno collaborato alle ricerche anche due tecnici della Guardia di Finanza di Tolmezzo e tre soccorritori della stazione del Centro Cadore del Soccorso Alpino. L’intervento si è concluso all’una di notte.

Chiusaforte
Un uomo di Reana del Roiale del 1947 è stato soccorso tra le 12 e le 13.30 dai soccorritori della stazione di Cave del Predil e della Guardia di Finanza di Sella Nevea per i postumi di una caduta avvenuta poco lontano dalla stazione di arrivo della funivia, non lontano dal Rifugio Gilberti. L’uomo era assieme a figlio e nipoti e si è infortunato alla caviglia. E’ stato prelevato con la barella e caricato sulla funivia per essere consegnato a valle all’ambulanza.
Un altro escursionista si è fratturato la tibia più o meno nella stessa area nel tardo pomeriggio. Soccorso dalla Guardia di Finanza di Sella Nevea e condotto a valle con la funivia per essere affidato all’ambulanza. Attivata la stazione di Cave del Predil a supporto.

Pontebba
Più serio l’incidente avvenuto in parete, sempre a cavallo del pranzo, ad un alpinista di Travesio del 1997 che stava arrampicando da capocordata tra il primo e il secondo tiro della via Gocce di Tempo sulla parete Est del Monte Cavallo di Pontebba. Il giovane è precipitato per una lunghezza di circa venti metri procurandosi diversi traumi al capo e alla schiena. Allertata dalla Sores la stazione del Soccorso Alpino di Moggio Udinese che si è portata presso il Passo Pramollo con quattro tecnici a supporto dell’elisoccorso regionale. Quest’ultimo ha verricellato l’equipe medica e il tecnico di elisoccorso alla base della parete con quaranta metri di calata. Il giovane, che lamentava forti dolori, è stato stabilizzato, messo nel sacco a depressione e recuperato a bordo sempre con una verricellata per essere condotto all’ospedale di Udine.

Sappada
A Sappada gli interventi sono stati due, in successione nel pomeriggio.
È di Bologna la donna di 60 anni rimasta infortunata dopo un volo di una ventina di metri mentre stava scendendo assieme a marito e figlia dai Laghi d’Olbe lungo il sentiero 141 verso il Rifugio Monte Ferro. Poco sopra lo stesso rifugio, in località Oschtans (vedi mappa) c’è uno stretto traverso con sotto dei salti di roccia ed è proprio qui che la donna è scivolata precipitando sotto. Sul posto sono arrivate le squadre della stazione di Sappada del Soccorso Alpino e l’elisoccorso del Suem di Pieve di Cadore. La donna è stata recuperata dall’equipe dell’elisoccorso con una verricellata di una cinquantina di metri e condotta in ospedale a Udine. Il marito e la figlia sono stati accompagnati a valle con la jeep del Soccorso alpino.

Infine, in zona alto Cadore, si è concluso alle 19 l’intervento della stazione di Sappada del Soccorso alpino rivolto ad un escursionista di Reana del Roiale del 1989 che era rimasto bloccato in luogo impervio sotto i versanti nord della Terza Piccola.

L’uomo aveva con sé una cartina ed aveva cercato di inviare la presunta posizione ai soccorritori con una foto scattata con il cellulare. Successivamente si è riusciti ad individuarlo con più precisione con il sistema di geolocalizzazione SMS locator in un canale molto più basso che conduce ad una cascata che cade sull’orrido dell’Acquatona. Le squadre di terra erano riuscite ad arrivare in prossimità del punto in cui si trovava l’escursionista e poco dopo sono arrivate anche le squadre scaricate dall’elicottero della Protezione Civile. Attrezzando delle corde fisse si è riusciti a recuperarlo al di sopra del tratto più difficile e poi a condurlo in un punto adatto al recupero con l’elicottero.

 

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