Robotics: festival di arte, robotica e altre tecnologie

Fvg – Al via la seconda edizione di Robotics che esplora il rapporto tra arte, scienza e tecnologie, 5 gli Workshop e 2 le Mostre internazionali, un ciclo di webinar: dal 26 giugno online con sedi a Trieste, Muggia, e Gradisca d’Isonzo.

Anche se ha mutato date, in seguito allo spostamento del Science in the City Festival in cui è inserito, e modalità operative, privilegiando lo streaming e l’online al posto di azioni live, Robotics é pronto a partire, fino ad autunno inoltrato.

La manifestazione, promossa dal Gruppo78 e a cura di Maria Campitelli e Valentino Catricalà, manterrà inalterata la linea portante del progetto che, fondandosi sul rapporto tra arte, scienza e tecnologia, mira a evidenziare l’importanza dell’artista che opera con le tecnologie, riconoscendone l’azione catalizzatrice capace di innescare processi innovativi e utili, al di là dell’arte, per la società in generale.
La pratica artistica dell’esplorazione creativa e l’appropriazione sperimentale di nuove tecnologie contiene un ampio potenziale per contribuire allo sviluppo di nuovi prodotti e nuovi modelli economici, sociali e commerciali.

In questo contesto il festival, realizzato con il contributo della Regione FVG, della Fondazione Pietro Pittini e della Fondazione Casali Foreman, darà ampio spazio a un programma di formazione, attraverso un ciclo di cinque workshop su alcune delle tecnologie abilitanti del sistema Industria 4.0, impiegate anche dagli artisti della media-art, con la conduzione di qualificati professionisti ed accademici. I workshop si svolgeranno in streaming online sulla piattaforma Zoom e sono aperti a tutti, con particolare attenzione ai giovani artisti.
Due di essi, il workshop di Videomapping interattivo e quello di Making Vr proseguiranno, in presenza, tra settembre e ottobre.

Si partirà il 26 giugno con Making Art in Xr, condotto dal creative technologist Antonio Giacomin: sarà un workshop d’introduzione alle tecnologie immersive atte a ricostruire spazi e mostre in ambito virtuale, molto diffuse oggi con il prevalere delll’on-line sugli spazi fisici di musei e gallerie.
Il 1 luglio sarà la volta di Cryptoart-Blockchain, tenuto da Massimo Franceschet, professore associato d’Informatica all’Università di Udine. Si tratta di un workshop che vede coniugata l’arte nel nuovo sistema decentrato formulato secondo i criteri della blockchain, “un visionario incontro tra matematica, informatica, economia e politica”.

Si proseguirà il 2 luglio con Robotica e Arte e Tecnologia, a cura di Paolo Gallina, docente di Robotica all’Università di Trieste, che racconterà delle tecnologie robotiche e le complementari tecniche di “image processing” utili per sviluppare arte digitale. Gallina ha utilizzato un braccio robotico industriale per lo sviluppo di tecniche pittoriche anche molto sofisticate, come l’acquarello, cercando di assimilare il più possibile il braccio robotico alle potenzialità artistiche proprie dell’uomo.

Tutti i dettagli e la deadline per l’iscrizione sono sul sito del festival (https://g78robotics.it/workshop/).

Il progetto è promosso dal Gruppo78 a cura di Maria Campitelli e Valentino Catricalà.Con la collaborazione di Solidea Bravin
Con il team operativo: Paola Pisani, Chiara Nordio, Valentina Kriscak, Linda Mazzolini. Partner: Comune di Muggia, Università di Trieste, Università di Udine, Casa dell’Arte, Casa C.a.v.e. Casa Internazionale della donna, Mittelab, Consevatorio Tartini, Macchine Celibi, Associaz. Quarantasettezerosette .Nell’ambito del Science in the City Festival e Trieste Città della Conoscenza. Con il contributo della Regione FVG, della Fondazione Pietro Pittini, della Fondazione Casali Foreman.

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