Adunata degli Alpini e comportamenti scorretti: l’Associazione impegnata in un percorso di consapevolezza

Udine – Polemiche, ma anche riflessioni interne all’Associazione degli Alpini, in vista dell’imminente adunata delle penne nere, in programma a Udine dal prossimo giovedì 11 maggio e fino a domenica 14.

In alcune vie del capoluogo friulano sono stati affissi alcuni manifesti redatti da associazioni antimilitariste dal titolo “Alpini, uomini del fare (male)”.

Inoltre è ancora vivo il ricordo delle molestie subite da alcune ragazze nel corso dell’adunata Alpini svoltasi lo scorso anno a Rimini.

Mentre il consigliere Roberto Novelli (Forza Italia) denuncia “l’ennesimo attacco volgare, squallido e inaccettabile contro gli alpini” e richiede “l’immediato ritiro di qualsiasi foglio che propali insulti o offese a un Corpo di cui andiamo orgogliosi”, gli Alpini, in seguito alle proteste, hanno avviato riflessioni sui comportamenti scorretti.

Alpini e violenza di genere

L’Associazione nazionale Alpini (Ana) dopo i fatti di Rimini ha avviato un confronto interno sul tema della violenza di genere che ha coinvolto tutti i circa 350mila iscritti all’associazione di volontariato.

Come spiega l’Agenzia di stampa “Dire”, l’Associazione ha invitato l’esperta di comunicazione Paola Miglio ed alcune attiviste femministe a partecipare al confronto, che ha portato alla pubblicazione di due documenti, frutto di un lungo e intenso percorso di riflessione interna, avviato dopo l’adunata di maggio 2022, in modo di arrivare con serenità all’appuntamento di quest’anno a Udine e a quello del 2024 a Vicenza.

Nel corso delle 93 Adunanze “episodi incresciosi ci sono stati”, ha ammesso il vicepresidente Ana Lino Rizzi, ma “chi partecipa non è per forza un iscritto”.

Non si tratta, aggiunge il direttore dell rivista ‘L’Alpino’ Massimo Cortesi, di affermare che “gli Alpini a Rimini non hanno fatto niente, sappiamo che quando si riuniscono 300mila uomini può esserci qualcuno che si comporta in modo molesto”.

Per i vertici Ana però “non è un problema delle Penne nere, è un problema culturale degli uomini” che alcuni tendono a minimizzare.

“Problemi – sottolinea Cortesi – che ci sono tutti i sabato sera, perché c’è un grosso problema culturale, ma non è degli Alpini”.

I due documenti, ha spiegato Paola Miglio “puntano a stimolare un cambiamento culturale, partendo da un interrogativo: perché tollerare certi comportamenti considerandoli goliardia?“.

Così “abbiamo parlato agli uomini, che si sono messi in ascolto” e dalle loro storie e riflessioni sono nati il manifesto, molto forte, che ribadisce, in sei punti, che le molestie non sono tollerabili, ed un secondo documento, più operativo.

Si tratta di un “manuale di consapevolezza”, che “non è un vademecum di comportamento”, una sorta di “galateo”, ma punta invece sull’incontro e il dialogo, così che le molestie non passino sotto la soglia dell’indifferenza. Spiega in cosa consistono e come intervenire per prevenirle.

“Il comportamento più importante – si legge nel documento – è diventare un esempio positivo, per influenzare gli altri uomini all’ascolto, cambiando così i comportamenti collettivi. Quando uno si comporta in modo rispettoso, infatti, può motivare gli altri ad agire allo stesso modo. Non è facile sfidare un gruppo, ma è la strada da percorrere per affiancare veramente le donne nella lotta contro molestie e violenze”.

I contenuti della campagna #controlemolestie insieme si trovano online sul sito controlemolestie.it.

Decoro urbano ed ecologia

Sul fronte del decoro urbano e della sostenibilità dell’adunata, L’Associazione Nazionale Alpini e l’Università di Udine stanno conducendo uno studio nazionale sulle opinioni degli alpini relative all’adunata e sugli impatti economici e di sostenibilità dell’evento.

L’obiettivo – scriva Ana – è costruire insieme un’adunata sempre più a misura di alpino, e sempre più rispettosa delle persone, dell’ambiente e delle comunità.

Il questionario si trova sul sito ufficiale dell’adunata www.adunatalpini.it

Print Friendly, PDF & Email
Condividi