Dismissione dello stabilimento Wartsila, il 18 maggio nuovo tavolo al Ministero

Trieste – Nel pomeriggio del 4 maggio è stata comunicata la convocazione per la vertenza Wartsila al tavolo del Ministero del Made in Italy, fissata per il 18 maggio prossimo.

L’ultima riunione si è svolta il 18 aprile e in quell’occasione era stata indicata la data del 5 maggio per il successivo incontro, poi slittata al 9 maggio.

Proprio questa mattina i sindacati Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil avevano diffuso una nota nella quale sottolineavano che non era ancora giunta la convocazione.

Nel comunicato le segreterie nazionali dei sindacati hanno invitato i parlamentari del Friuli Venezia Giulia ad un incontro per venerdì mattina, 5 maggio.

L’incontro era stato stabilito per il 28 aprile scorso ma era stato rimandato a causa di improvvisi e improrogabili impegni parlamentari.

Nella nota i sindacalisti Nobis, Trevisan e Gambardella sottolineano: «Ad oggi non abbiamo ricevuto comunicazione dal MiMIT circa la data dell’incontro in cui Wartsila si è impegnata a presentare le ipotesi di reindustrializzazione».

Un ritardo che ha preoccupato i sindacati, e dunque a maggior ragione era importante l’invito ai parlamentari per “confrontarci sulle azioni che riteniamo necessarie intraprendere per mantenere la vocazione industriale del sito di Bagnoli e almeno gli attuali livelli occupazionali diretti e dell’indotto”.

Soggetti interessati all’acquisizione dello stabilimento

Secondo quanto riferito dai media locali, sarebbero almeno 3 i soggetti interessati, che entro un paio di settimane dovranno far pervenire all’advisor che sta assistendo Wartsila in questo procedimento di cessione le proprie eventuali offerte vincolanti per rilevare il sito.

Uno di questi soggetti sarebbe la start up lombarda H2Energy, attiva nella produzione di elettrolizzatori per la generazione di idrogeno “verde”.

Date le dimensioni ridotte della start up tuttavia si renderebbe necessario un partner più potente.

Una delle ipotesi sul campo è l’intervento della giapponese Mitsubishi, legata ad H2Energy.

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