Crescono le donne lavoratrici, FVG tra le regioni più virtuose per l’occupazione femminile

Trieste – L’occupazione delle donne in Friuli Venezia Giulia è cresciuta più della media italiana: nel 2017 la percentuale di occupate è arrivata al 58,4% a fronte di un dato nazionale che si ferma al 48,9%.

Il risultato migliore è quello di Trieste (63%), ma ci sono luci ed ombre: il part-time non volontario e la difficoltà, specialmente nella fascia dai 30 ai 40 anni, di conciliazione dei tempi tra famiglia e lavoro.

I dati sono stati discussi a Trieste nel corso del convegno “Il lavoro femminile in Friuli Venezia Giulia”, promosso e curato da Roberta Nunin, Consigliera regionale di parità, tra i cui compiti istituzionali rientra anche quello della raccolta dei rapporti biennali sulla situazione del personale delle aziende operanti in regione che occupano cento o più dipendenti.

Come sottolineato da Nunin, in regione si registra un andamento dell’occupazione femminile più dinamico di quella maschile. Un andamento che colloca il Friuli Venezia Giulia ai vertici nazionali.

Nello stesso tempo permangono, seppure attenuate, alcune criticità legate al percorso storico compiuto dalle donne nel mondo del lavoro: le differenze salariali, la bassa percentuale di dirigenti nell’ambito dell’intero insieme dell’occupazione femminile (0,3% rispetto all’1,7 maschile), una qualità del lavoro in molti casi inferiore a quella maschile anche in termini di precarietà e infine il problema della conciliazione dei tempi, per contrastare il quale l’Amministrazione regionale ha messo in campo diversi strumenti, tra cui uno in particolare finalizzato ad incentivare l’assunzione di madri con figli in età prescolare.

Per quel che riguarda i settori in cui l’occupazione femminile emerge maggiormente, il primato è conseguito dalla sanità e l’area dei servizi alla persona, seguita dal commercio e dai servizi alle imprese. Sul ricorso al part-time l’incidenza di genere registra una marcata differenza: maschi 9,7 %, donne 44%. Stesso trend per i congedi parentali: solo il 4,3 per cento degli uomini ha chiesto un’aspettativa per stare con i figli, mentre per le donne il dato sale al 41,2%.

In riferimento al tasso di occupazione femminile disgregato a livello territoriale, l’area dell’ex provincia di Trieste registra il miglior dato, con oltre il 63%, seguita nell’ordine da Pordenone (59) Udine (57) e Gorizia (54).

Da parte sua, infine, l’Amministrazione regionale ha ribadito come la parità tra uomo e donna rappresenti un diritto fondamentale e un valore comune da condividere.

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