Dismissione dello stabilimento Wartsila di Trieste, convocato tavolo al ministero

Trieste – Il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha convocato per giovedì 23 marzo, alle 11 il tavolo sulla vertenza Wartsila Italia presieduto dal sottosegretario Fausta Bergamotto, invitando i rappresentanti dell’azienda, della Regione Friuli Venezia Giulia e le parti sociali. Lo fa sapere una nota del ministero che sblocca una situazione tenuta in sospeso proprio per raccogliere le proposte da diverse cordate imprenditoriali interessate al sito di Trieste.

Dal tavolo i sindacati si attendono dettagli sulle quattro possibili risposte di reindustrializzazione, dopo che la casa madre Wartsila finlandese ha deciso di cessare la produzione di motori nel sito di Trieste, lasciandovi ricerca-sviluppo e servizi.

“Vogliamo sapere chi rileverà le attività produttive – spiega Marco Relli, segretario provinciale Fiom-Cgil di Trieste – e bisogna fare presto, perché stiamo rischiando di perdere le competenze. Molti lavoratori si stanno ‘guardando in giro’, altri sono fuoriusciti spontaneamente, e diverse aziende stanno mostrando interesse nei confronti del personale specializzato e quello con competenze di un certo livello”.

Pochi i dettagli comunicati dall’advisor ai sindacati, aggiunge Relli, proprio per non ‘bruciare’ le opportunità. “Sappiamo che sono arrivate sei proposte in tutto. Due sono state messe da parte in quanto interessate solo all’aspetto finanziario. Quattro proposte invece arrivano da industrie metalmeccaniche, una italiana e tre straniere. Questo ci rende ‘curiosi’, e giovedì prossimo ci aspettiamo di uscire dal tavolo con qualcosa di concreto”, conclude il segretario Fiom.

(Agenzia Dire)

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